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La crescita delle esportazioni del Giappone rallenterà a causa della minore espansione del commercio mondiale, ma la domanda interna sosterrà l'espansione economica di circa l'1% nel 2019.

Il settore delle esportazioni beneficia sempre più del trasferimento di industrie orientate all'esportazione lontano dalla Cina, a causa dei relativamente bassi costi di produzione del Vietnam.

I consumi privati e gli investimenti in infrastrutture pubbliche sostengono la crescita economica della Thailandia nel 2019 e nel 2020, ma l'alto debito delle famiglie rimane un problema.

La crescita economica dovrebbe rallentare leggermente nel 2019 e nel 2020, principalmente a causa della minore crescita delle esportazioni e del raffreddamento del ciclo economico cinese.

A causa della sua alta dipendenza dal commercio internazionale, Singapore è molto suscettibile al protezionismo globale al duro approccio dell'economia cinese.

I grandi investimenti infrastrutturali sono necessari per aumentare gli investimenti privati e salvaguardare gli alti tassi di crescita economica a lungo termine.

A causa della sua forte dipendenza dal commercio internazionale, la Corea del Sud è soggetta a possibili rischi derivanti da un'escalation della controversia commerciale sino-americana.

L'espansione economica di Taiwan dovrebbe moderarsi nel 2019 e nel 2020, poiché sia la crescita del commercio globale che la domanda di importazioni della Cina continentale si sono raffreddate.

Dopo quasi un decennio di miglioramenti annuali, si prevede che il 2019 segnerà il primo anno di crescita delle insolvenze, dalla crisi.

Poiché oltre il 60% dei materiali da costruzione è importato dall’UE, l’eventuale aumento dei dazi o limitazioni alle quantità a seguito della Brexit, potrebbero determinare un aumento dei costi.

Il sottosettore dei materiali da costruzione beneficia chiaramente dell'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione e si prevede che i costi elevati continueranno per tutto il 2019.

La durata dei pagamenti nel settore è aumentata in media a 70 giorni e l'esperienza di pagamento negli ultimi due anni è stata piuttosto negativa.

Molte imprese di costruzione, hanno un basso grado di equity ratio e poco margine di manovra dal punto di vista finanziario, il che le rende vulnerabili a ritardi di pagamento o fallimenti.

La concorrenza nel settore delle costruzioni svedese è elevata e il consolidamento è in corso.

Il livello di insolvenza è elevato rispetto ad altri settori e, dopo un aumento nel 2018, si prevede che i fallimenti delle imprese aumenteranno ulteriormente nel primo semestre del 2019.

Il comportamento dei pagamenti nel settore delle costruzioni si è lentamente deteriorato nel 2017 e nel 2018 e questa tendenza negativa dovrebbe continuare nei prossimi mesi.

L'indebitamento complessivo di molte imprese di costruzione belghe è ancora elevato, mentre le banche rimangono piuttosto riluttanti a fornire credito all'industria.

Oltre alla bassa capacità di spesa, le condizioni applicate dalle banche per l’accesso a finanziamenti, hanno un impatto sulle performance del settore.

I pagamenti nel settore delle costruzioni australiano richiedono in media 30-60 giorni e il livello di pagamenti e insolvenze prolungati è stato elevato nel 2018.

I pagamenti tardivi da parte di società principalmente di grandi dimensioni continuano a influire negativamente sulla gestione del capitale circolante di molte piccole imprese in tutti i segmenti.

Le imprese di medie dimensioni hanno problemi di redditività a causa di un aumento del costo del lavoro causato dalla carenza di personale qualificato e dall'aumento dei prezzi delle materie prime.

Nonostante le crescenti nubi all'orizzonte, restano molti punti luminosi per le opportunità di esportazione nei mercati emergenti.

L'impatto economico dell'USMCA sul commercio tra Messico e Stati Uniti sarà probabilmente limitato, in quanto si tratta effettivamente di una piccola modifica dell'accordo NAFTA preesistente.

L'incertezza delle politiche commerciali è uno dei principali rischi per le imprese e i consumatori statunitensi nel 2019 che potrebbe portare la prossima recessione a un ritmo più rapido del previsto

Nonostante un rallentamento della crescita previsto per il 2019, l'economia dovrebbe ancora registrare uno slancio positivo, con bassa disoccupazione e inflazione gestibile.

Some larger players continue to push the supply chain on price and longer payment terms, adding cash flow challenges to mainly smaller food businesses.

Many food producers and processors struggle to pass on higher input prices, which is hampered by the high concentration and market power of retailers.

As the UK is a major Danish export market, a hard Brexit could trigger a significant decrease in Danish export of food and agricultural products.

Despite efforts of food exporters to diversify shipments away from Britain, a hard Brexit remains a major challenge, also for shipments to mainland Europe.

Growth is set to continue, but the strong export orientation makes many food businesses susceptible to trade disputes and price/currency fluctuations.

Many meat processors and producers suffer from higher procurement prices, while their ability to pass on those increases to retailers is limited.

Even the biggest food retailers are small compared to other major international players, and e-commerce is increasingly challenging traditional businesses.

The new Mexican government could launch policies in order to increase domestic production and put emphasis on domestic agricultural support programmes.

Higher input costs have increased the pressure on margins in recent years, with a recent draught in Australia having and additional negative impact.

The number of protracted payments in the sector is rather high as larger businesses use their leverage against suppliers by demanding long payment terms.

The UK leaving the EU without a deal would be a major disruption, causing business insolvencies to be higher in the UK and EU27.

L'USMCA è stato infine firmato il 30 novembre da Stati Uniti, Messico e Canada, allentando l'incertezza a breve termine che circonda il commercio nordamericano.

The main potential downside risk for the industry is a deterioration in orders from main buyer industries, especially from the automotive sector.

Both payment delays and insolvencies could increase in 2019, especially if price and margin pressures rise and activity in the construction sector slows.

Competitiveness of the steel and metals industry remains negatively impacted by power costs, which are about 30%-50% higher than in France or Germany.

Despite ongoing price pressure the general outlook for the Dutch steel/metals sector is positive, and the impact of the US import tariffs is very limited.

Payment delays or rescheduling schemes are currently on an upward trend, as producers are facing cash pressure due to heavier working capital requirements.

Higher margin pressure as demand from the automotive sector is expected to decrease in the coming months, while demand from construction remains sluggish.

The number and amount of protracted payments and insolvencies remains high, and many private-owned steel and metals producers face serious troubles.

Payment delays and insolvencies will probably increase until the new USMCA trade agreement is ratified and the US import tariff issue is resolved.

Despite the comprehensive safeguarding measures imposed by the EU, the risk of declining steel prices as a result of additional steel inflow remains.

EU safeguarding measures against steel imports could become an issue if the EU and the UK fail to reach an agreement on the post Brexit trade relationship.

Mid-level producers, smaller steel and metals service centres have started to feel cash flow and profit margin pressure after the imposition of tariffs.

Southeast Asia is facing headwinds in the face of the US-China trade war and increased global market volatility, but strong domestic policymaking and economic fundamentals should mitigate risks.

Despite ongoing growth, there are challenges ahead, as profit margins of businesses decreased in 2017 and H1 of 2018 due to sharply increased input costs.