A causa della sua forte dipendenza dal commercio internazionale, la Corea del Sud è soggetta a possibili rischi derivanti da un'escalation della controversia commerciale sino-americana.
Situazione politica
Diminuiscono, per il momento, le tensioni nella penisola coreana
Le tensioni geopolitiche nella penisola coreana si sono leggermente allentate in seguito ai numerosi incontri tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in e il leader nordcoreano Kim Jong Un lo scorso anno e dopo lo storico incontro di Kim Jong Un con il presidente statunitense Trump nel giugno 2018. Ciononostante non è possibile escludere tensioni riguardo al programma nucleare e missilistico della Corea del Nord. Questo aspetto o addirittura un'escalation del conflitto nella penisola coreana avrebbero effetti negativi sulla fiducia delle imprese e delle famiglie sudcoreane e sugli investitori stranieri.
Situazione economica
Aumenta l'incertezza sui risultati economici
Dopo un calo su base annua nel 2018, l'espansione del PIL dovrebbe subire una nuova flessione nel 2019, dovuta in primis al calo delle esportazioni. L'economia nazionale risente di un rallentamento dell'attività edilizie dovute all'imposizione di normative in materia di prestiti ipotecari per contenere l'elevato indebitamento delle famiglie coreane (con livelli di indebitamento pari a circa il 160% del reddito disponibile). Ciononostante, il sostegno fiscale (sotto forma di un aumento della spesa pubblica per l'occupazione, di una maggiore spesa sociale e di un ulteriore innalzamento dei salari minimi) dovrebbe spalleggiare l'espansione economica.
L'intesa sulla revisione dell'accordo di libero scambio USA-Corea del Sud nel settembre 2018 ha alleviato i timori circa l'esposizione dell'economia sudcoreana alle punitive tariffe d'importazione statunitensi. Tuttavia, a causa della sua forte dipendenza dal commercio internazionale e dell'integrazione nella catena di approvvigionamento asiatica, la Corea del Sud è soggetta a possibili rischi derivanti da un'escalation della controversia commerciale sino-americana e da un duro atterraggio dell'economia cinese.
Le esportazioni rappresentano circa il 50% del PIL del paese, principalmente costituito da semiconduttori e altri beni elettronici, automobili e prodotti chimici.
Il basso livello di debito pubblico (43% del PIL nel 2018), il ridotto debito estero (28% del PIL nel 2018) e i costanti avanzi delle partite correnti conferiscono al governo sudcoreano la flessibilità di sostenere l'economia e offrono una certa protezione dalla volatilità degli scambi commerciali e degli investimenti internazionali.
Necessarie maggiori riforme per diversificare l'economia
Sembra che l'attuale modello economico sudcoreano, improntato alle esportazioni e dominato dai chaebol (i conglomerati di imprese sudcoreane), non sia più in grado di fornire posti di lavoro sufficienti e un maggiore potere d'acquisto. Resta ancora da vedere il risultato degli sforzi del governo per riformare i conglomerati. Urgono maggiori riforme per diversificare l'economia, allontanandola da un orientamento eccessivo alle esportazioni a favore di una crescita trainata dai servizi e dai consumi interni. Il governo ha avviato misure per migliorare l'innovazione e la produttività delle piccole imprese.
L'elevato livello del debito privato rimane un rischio di ribasso per l'economia, insieme al rapido invecchiamento demografico. La concorrenza da parte della Cina, di gran lunga il più importante mercato di esportazione, si fa sempre più agguerrita: imprese cinesi stanno infatti risalendo con successo la filiera di alcune delle principali industrie di esportazione della Corea del Sud, come quella automobilistica ed elettronica.
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