Molte imprese di costruzione, hanno un basso grado di equity ratio e poco margine di manovra dal punto di vista finanziario, il che le rende vulnerabili a ritardi di pagamento o fallimenti.
- Andamento positivo degli ordini nel 2019
- Il cattivo comportamento di pagamento dei committenti pubblici continua a rappresentare un problema
- I segmenti legati ai lavori di finitura d’interni sono maggiormente vulnerabili
Nel 2018 il settore edile tedesco ha continuato a mostrare un solido andamento e le prospettive per il 2019 si confermano positive grazie soprattutto al buon flusso di ordini nel segmento dell’edilizia residenziale e dei lavori pubblici. Pur se meno agguerrita rispetto al passato (molte imprese hanno dovuto specializzarsi e operare in segmenti di nicchia per poter sopravvivere), la concorrenza resta forte. Grazie all’andamento positivo della domanda e al solido aumento dei prezzi, la maggior parte delle imprese di costruzione ha migliorato la propria redditività nel corso degli ultimi anni e le prospettive per il 2019 si confermano stabili.
Le imprese edili non dipendono eccessivamente dal finanziamento bancario poiché possono contare su pagamenti anticipati o rateali da parte degli investitori, che rappresentano la fonte principale di finanziamento.
I pagamenti nel settore edile tedesco richiedono in media 45-60 giorni. Grazie alla crescita della domanda e dei margini di profitto, i casi di ritardo e insolvenza hanno subito una flessione negli ultimi anni e dovrebbero mantenersi stabili nel 2019.
Tuttavia, nonostante il contesto generalmente favorevole, continuiamo a considerare l’edilizia un settore maggiormente a rischio rispetto ad altri comparti poiché il numero di notifiche di mancato pagamento e di richieste di risarcimento è tuttora più elevato rispetto ad altri settori industriali tedeschi.
Il cattivo comportamento di pagamento da parte dei committenti pubblici continua a rappresentare un problema e mette a dura prova la liquidità dei fornitori. Molte imprese di costruzione, soprattutto quelle più piccole, hanno generalmente un basso grado di equity ratio (percentuale di patrimonio netto utilizzato per finanziare le attività dell’impresa) e poco margine di manovra dal punto di vista finanziario, il che le rende vulnerabili nei confronti di eventuali ritardi di pagamento o fallimenti.
Continuiamo ad osservare un aumento delle richieste di risarcimento in alcuni segmenti legati alla finitura d’interni, quali impiantistica, intonacatura, pittura e installazione di vetrate. Queste attività hanno generalmente luogo nell’ultima fase di un progetto e sono quindi maggiormente esposte ai tagli di budget del committente. Un altro problema potrebbe essere la mancanza di competenza commerciale da parte di queste piccole imprese.
Alla luce della performance positiva, degli ultimi due anni, dei settori tedeschi dell’edilizia e dei materiali da costruzione, e date le prospettive positive per il 2019, il nostro approccio assicurativo si conferma piuttosto rilassato. In linea generale, valutiamo l’affidabilità di un acquirente analizzando i risultati d’esercizio, i dati patrimoniali e di liquidità, i finanziamenti (e.g. il rapporto tra avanzamento dei lavori e pagamenti anticipati) e il flusso degli ordini.
Tuttavia, adottiamo un approccio prudente nei confronti dei segmenti legati ai lavori di finitura d’interni ed alle imprese che operano prevalentemente con committenti pubblici (strade, ferrovie ed altre opere infrastrutturali). Queste imprese devono spesso confrontarsi con i ritardi di pagamento dei loro clienti, con un effetto negativo sulla liquidità.
Potendo contare su una minor quantità di informazioni disponibili, adottiamo ovviamente un approccio più prudente nei confronti delle imprese del settore dell’edilizia/materiali da costruzione che operano da meno di un anno, a meno che non facciano parte di un grande gruppo.
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