Rapporto Paese Messico 2019

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07 febbraio 2019

L'impatto economico dell'USMCA sul commercio tra Messico e Stati Uniti sarà probabilmente limitato, in quanto si tratta effettivamente di una piccola modifica dell'accordo NAFTA preesistente.

Messico 2019 Fig. 1
Messico 2019 Fig. 2

Situazione politica

Un nuovo presidente con un forte mandato politico

Andrés Manuel López Obrador del partito di sinistra Morena ha vinto al primo turno le elezioni presidenziali del luglio 2018 con oltre il 50% dei voti popolari. Egli governerà con un forte mandato politico poiché una coalizione guidata dal Morena ha altresì ottenuto la maggioranza alle elezioni parlamentari, in entrambe le camere del Congresso.

Una delle  ragioni principali della vittoria schiacciante di López Obrador è stata la sua promessa di combattere in modo decisivo il crimine, la corruzione e la povertà. Prima delle elezioni, la credibilità dell’establishment politico ha risentito pesantemente del malcontento dell’opinione pubblica dovuto a carenze istituzionali, a numerosi scandali di corruzione e sicurezza e a un tasso di criminalità persistentemente elevato.

Occorre fare di più per affrontare problemi quali la scarsa sicurezza nazionale collegata alla violenza associata alla droga e il dilagare della corruzione: problematiche che incidono pesantemente sul clima imprenditoriale e ostacolano le prestazioni economiche scoraggiando gli investimenti. Per una solida ripresa della capacità reddituale a medio termine del paese, il Messico dovrebbe apportare migliorie all’applicazione delle proprie leggi e all’indipendenza del sistema giudiziario e sottoporre a una minuziosa revisione le proprie forze di polizia.

Principali sviluppi economici

Alcune vulnerabilità economiche strutturali

Messico 2019 Fig. 3

Mentre l’economia del Messico è generalmente diversificata, resta strettamente sincronizzata con il ciclo economico degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti rappresentano l’80% delle esportazioni (oltre il 25% del PIL messicano) e sono la principale fonte di rimesse (2% del PIL). La dipendenza del Messico dalle entrate petrolifere è diminuita, ma è ancora significativa (il 7% delle esportazioni di merci, l’8% del PIL e il 20% delle entrate pubbliche).

Il Peso messicano è vulnerabile alle variazioni del clima di mercato, a causa di un elevato capitale di investimenti interni (oltre il 250% delle riserve ufficiali) e poiché è la valuta dei mercati emergenti più scambiata.

I rischi commerciali a breve termine sono diminuiti dopo la rinegoziazione
del NAFTA

Messico 2019 Fig. 4

Con la firma dell’accordo USMCA, l’incertezza a breve termine sul commercio nordamericano è diminuita. Complessivamente, l’impatto economico dell’USMCA sul commercio tra Messico e Stati Uniti sarà probabilmente limitato, in quanto si tratta in effetti di una piccola modifica dell’accordo NAFTA preesistente. Tuttavia, le tariffe statunitensi in materia di acciaio e alluminio imposte al Messico restano al momento in vigore e permangono ancora le incertezze a lungo  termine. L’USMCA deve ancora essere ratificata dai parlamenti nazionali dei suoi tre membri.

Maggiore incertezza sulla politica economica del nuovo governo

Messico 2019 Fig. 5

Le preoccupazioni circa la direzione della politica economica del presidente López Obrador e l’applicazione dei contratti sono aumentate, specialmente dopo la decisione di cancellare i nuovi progetti aeroportuali di Città del Messico in seguito ad un (controverso) sondaggio di opinione pubblica, nonostante un terzo sia già stato costruito e quasi il 70% del progetto sia già stato finanziato. Il nuovo presidente ha anche annunciato di sospendere per tre anni le aste petrolifere, rallentando le riforme energetiche fondamentali realizzate dal suopredecessore Peña Nieto.

Il piano di bilancio del 2019, introdotto nel dicembre 2018, ha dissipato, almeno per il momento, i dubbi sull’impegno del nuovo governo a favore della stabilità finanziaria. Mentre il piano del Presidente Lopéz Obrador include più spese per programmi sociali e infrastrutture, continua a preservare il prudente quadro fiscale stabilito dai suoi predecessori. Tuttavia, resta da vedere se il governo manterrà i propri impegni nel 2019, soprattutto se le entrate sono inferiori rispetto a quanto previsto (in caso di crescita economica inferiore alle previsioni e calo dei prezzi del petrolio).

Messico 2019 Fig. 6

La struttura del debito pubblico è generalmente favorevole (67% in valuta locale). La principale vulnerabilità è una quota relativamente elevata del debito detenuto da non residenti (50%), ma i rischi di rifinanziamento sono mitigati da una struttura di scadenza favorevole (scadenza media superiore a  dieci anni) e da una gestione prudente del debito. La vulnerabilità al calo dei prezzi del petrolio è stata mitigata dalla riforma fiscale e da una copertura del prezzo del petrolio. La situazione finanziaria della Pemex si è stabilizzata, il che ha mitigato il rischio di potenziali passività. Tuttavia, con la nuova amministrazione, le incertezza sul futuro del processo di consolidamento della Pemex sono aumentate.

Ambiente macroeconomico stabile, ma crescita economica lenta

A partire dal 1994 la reale crescita media annua del PIL è pari al 2,6 %, imputabile a investimenti ridotti e a una scarsa produttività. Mentre l’incertezza sulle future relazioni commerciali con gli Stati Uniti è diminuita, l’incertezza delle politiche economiche è aumentata, il che potrebbe frenare ulteriormente gli investimenti nel 2019. Mentre nel 2018 il consumo privato stabile e le esportazioni in accelerazione hanno compensato un basso tasso di investimenti, nel 2019 la situazione potrebbe essere diversa. La fiducia dei consumatori è diminuita e si prevede che questo peserà negativamente sulla crescita dei consumi in futuro.
Dopo gli aumenti dei tassi d’interesse l’inflazione è calata e quest’anno dovrebbe rientrare nella fascia target della Banca Centrale del 2% - 4%.
Le preoccupazioni circa le politiche della nuova amministrazione e la normalizzazione in corso della politica monetaria degli Stati Uniti stanno pesando sulla valuta, con il tasso di cambio del peso che si prevede rimanga instabile nel 2019.

Forte resistenza agli urti dell’economia

Messico 2019 Fig. 7

Nonostante le continue incertezze politiche ed economiche, il Messico, grazie alle sue forti basi economiche, sembra essere abbastanza resiliente nel gestirle. Un radicale peggioramento dell’economia appare piuttosto improbabile. Le fluttuazioni dei tassi di cambio fungono da ammortizzatore per l’economia, grazie anche al fatto che il debito in valuta estera del Messico, detenuto dal settore pubblico e privato, rimane limitato. Il sistema bancario (principalmente di proprietà straniera) è redditizio, ben regolato, controllato e capitalizzato. I crediti in sofferenza sono stabili al 2,1% e sono interamente accantonati, mentre la dollarizzazione (13%) e il ricorso a finanziamenti esteri sono bassi e riducono l’esposizione a shock esterni.

Sia il debito pubblico che il debito estero sono sostenibili, con quest’ultimo che si è stabilizzato attorno ad un tasso relativamente basso del 40% del PIL (45% dovuto dal sovrano).

Il rapporto di servizio del debito rimane basso, il che riflette anche un prolungamento delle scadenze da parte sia del governo che delle corporation. Gli squilibri delle partite correnti rimangono modesti; tuttavia si prevede che la copertura del deficit delle partite correnti degli investimenti esteri diretti diminuisca all’80% nel 2019, da oltre il 100% in precedenza.

Messico 2019 Fig. 8

La posizione di liquidità internazionale è adeguata e vanta abbondanti riserve ufficiali (più di quattro mesi di importazioni, abbondanti per coprire le esigenze di rifinanziamento esterno del 2019). Esiste inoltre un ulteriore potenziale di liquidità derivante da una linea di credito precauzionale dell’FMI pari a 74 miliardi di dollari statunitensi, recentemente prorogata fino a novembre 2019, a cui il Messico può attingere in caso di condizioni di credito globali avverse. Ciò riduce i rischi di trasferimento e convertibilità.

L’accesso ai mercati dei capitali è ancora solido, il che si riflette in diverse obbligazioni internazionali nel 2018 da parte del governo sovrano e del settore privato, tra cui la Pemex. Tuttavia, i costi di finanziamento sono in aumento, in quanto gli spread hanno registrato un sostanziale aumento rispetto ai Titoli di Stato USA dalla fine dello scorso anno.

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