L'espansione economica di Taiwan dovrebbe moderarsi nel 2019 e nel 2020, poiché sia la crescita del commercio globale che la domanda di importazioni della Cina continentale si sono raffreddate.
Situazione politica
Il rapporto con la Cina continentale rimane una questione chiave della politica taiwanese
Il rapporto di Taiwan con la Cina continentale continuerà a essere la principale questione politica che interesserà l'isola. La scena politica è polarizzata fra i partiti favorevoli all'unificazione (KMT, PFP e Nuovo Partito) e quelli filo-indipendentisti, in primis il Partito Progressista Democratico (PPD) e il DSU.
La Cina continentale considera Taiwan una "provincia ribelle" e ha ripetutamente minacciato di ricorrere alla forza in caso di una dichiarazione di indipendenza formale. Dopo la vittoria del DPP alle elezioni presidenziali e politiche del gennaio 2016, Pechino ha ridimensionato i contatti ad alto livello con il nuovo governo maggiormente filo-indipendentista e ha assunto una posizione più assertiva nei rapporti bilaterali. Tuttavia, il governo taiwanese si è finora astenuto da qualsiasi azione che possa provocare una dura risposta da parte di Pechino.
Situazione economica
Attesa una crescita economica inferiore al 2% per il 2019 e il 2020
L'economia taiwanese è principalmente orientata all'export (incentrata su apparecchiature elettroniche e informatiche, metalli di base e materie plastiche), con un'esportazione di beni e servizi pari a oltre il 70% del PIL, e con il 40% di spedizioni in uscita (principalmente dispositivi elettronici) destinate alla Cina continentale.
Dato il raffreddamento della crescita del commercio mondiale e della domanda di importazioni cinesi, è prevista un'espansione economica più moderata sia nel 2019 che nel 2020. La domanda interna risente della bassa crescita dei salari e della contrazione del turismo proveniente dalla Cina continentale a seguito dell'elezione del presidente Tsai. Allo stesso tempo, Taiwan ha uno dei livelli più bassi di investimenti stranieri in Asia.
Le finanze pubbliche sono particolarmente sane grazie a un debito pubblico che rimane basso (pari al 30% del PIL). Anche il deficit di bilancio dovrebbe rimanere contenuto, attestandosi al di sotto dell'1% del PIL nel 2019. La situazione finanziaria di Taiwan nei confronti dell'estero è molto solida e caratterizzata da un debito estero contenuto. L'avanzo delle partite correnti è molto elevato (più del 10% del PIL nel 2019) e il paese dispone di ampie riserve estere.
Grandi sfide si profilano all'orizzonte
L'elevata dipendenza dalla Cina continentale quale principale nazione esportatrice e di investimento rende l'economia taiwanese suscettibile a un'eventuale recessione economica cinese e alle ripercussioni di un'eventuale escalation della controversia commerciale sino-americana.
I produttori di elettronica taiwanesi beneficiano ancora di economie di scala e sono riusciti a ridurre i costi unitari. Un altro punto di forza del settore è la precisione e l'affidabilità.
Tuttavia, poiché le industrie della Cina continentale hanno accelerato il loro sviluppo tecnologico, le imprese elettroniche taiwanesi risentono sempre di più la pressione della concorrenza, soprattutto nel segmento dei semiconduttori.
Questo fattore potrebbe frenare in futuro la crescita delle esportazioni di Taiwan. Taiwan dovrà cercare nuove alternative ad alto valore aggiunto a medio e lungo termine, affrontando le sfide di lungo periodo degli aumenti di produttività e della diversificazione dell'economia.
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