La crescita economica nella regione del Golfo, ricca di petrolio, sta superando quella dei suoi vicini importatori di energia. I petrodollari danno una spinta alla ripresa economica nell’area MENA
Punti chiave:
- Il periodo di ripresa economica dalla crisi dovuta alla pandemia in Medio Oriente e Nord Africa (MENA) continuerà nel 2022. L'aumento del prezzo del petrolio si fa notare, le restrizioni alla produzione di petrolio dell'OPEC+ vengono eliminate e gli investimenti nella capacità di produzione di idrocarburi aumenteranno, nonostante la transizione energetica globale. Nonostante ciò permangono i noti rischi legati alla pandemia di Covid-19.
- L'aumento delle entrate petrolifere aiuterà a mantenere lo slancio nei settori non petroliferi, creando un certo margine per un aumento della spesa pubblica nei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) e sostenendo le rimesse verso le economie importatrici di energia.
- L'inasprimento monetario dovuto ai previsti aumenti dei tassi d'interesse negli Stati Uniti sarà inizialmente limitato nel CCG, poiché in questa stessa fase la liquidità del settore bancario è comunque in buona salute grazie all’ottimo afflusso proveniente dalla vendita di idrocarburi. Inoltre, non ci aspettiamo grandi stress finanziari o massicci deflussi di capitale nella maggior parte delle economie importatrici di energia; Tunisia e Libano sono le sole eccezioni.
- Le prospettive di crescita economica a medio termine sono meno brillanti. Il settore privato nella regione è sottosviluppato e il business è soffocato dall'interferenza statale. Nonostante le iniziative di riforma del settore privato, gli investimenti esteri diretti in entrata rimangono modesti e concentrati sul tradizionale settore statale degli idrocarburi.
Con la resistenza agli shock erosa dalle oscillazioni del prezzo del petrolio, il rischio sovrano è aumentato. L'aumento del prezzo del petrolio sta attualmente aggravando la pressione sulla bilancia dei pagamenti in Tunisia, mentre senza progressi significativi sulle riforme fiscali Oman e Bahrain faranno fatica a resistere a un futuro calo del prezzo del petrolio a causa di finanze pubbliche insostenibili.
Niels de Hoog, senior economist
niels.dehoog@atradius.com
+31 20 553 2407
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