L'industria dei trasporti non procede spedita verso la transizione energetica
Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), i trasporti sono il settore che più di ogni altro dipende dai combustibili fossili. Sebbene il suo contributo alle emissioni globali sia calato bruscamente quando il mondo si è fermato durante la pandemia, è aumentato rapidamente dopo la riapertura delle frontiere e la fine delle chiusure. Gli aumenti maggiori sono stati registrati nei mercati in via di sviluppo: le emissioni legate ai trasporti nei Paesi in via di sviluppo sono aumentate più rapidamente che in Europa o in Nord America e questa è una tendenza che probabilmente continuerà nei prossimi decenni.
La transizione verso l'energia pulita non è economica. I costi saranno una sfida significativa per il settore in futuro. Tuttavia, come ha osservato Gido van Graas, responsabile del team di advisory per i progetti energetici di ING nel nostro evento Atradius Clean Energy Transition: A New Way Forward for Global Trade? : "E' evidente che sono necessari enormi investimenti per sostenere la transizione energetica, ma credo che ci sia la liquidità necessaria ad affrontarli".
Che cosa possono dirci i nostri analisti sulla transizione verso l'energia pulita nel settore dei trasporti?
I nostri analisti osservano che il settore dei trasporti non può essere considerato come un insieme omogeneo. I sottosettori dell'industria devono affrontare sfide diverse, con prospettive diverse tra i mercati avanzati e quelli in via di sviluppo. Ad esempio, il settore dei veicoli elettrici per passeggeri (EV) nelle economie sviluppate è in crescita. Secondo l'AIE, nel 2022 un'autovettura su sette acquistata a livello globale sarà un veicolo elettrico, rispetto a una su 70 nel 2017. La decarbonizzazione del trasporto marittimo e dell'aviazione è più complessa e richiede ancora più ricerca e sviluppo.
Sfide: Quali sono le sfide più urgenti per il settore nei prossimi tre anni?
1. Lo sviluppo delle infrastrutture non è ancora sufficiente
Tutti gli analisti di Atradius con cui abbiamo parlato, che sono distribuiti geograficamente nei mercati sviluppati del mondo, hanno indicato l'insufficienza delle infrastrutture come uno dei maggiori rischi per la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti. In particolare, una sfida primaria per il settore è la necessità di espandere le reti di ricarica dei veicoli elettrici per sostenere la crescente domanda di elettrificazione da parte dei consumatori.
2. I costi elevati costituiscono una barriera
Sebbene i nostri sottoscrittori abbiano notato che in alcuni mercati sono disponibili sussidi e incentivi fiscali, ciò non toglie che la transizione energetica sia costosa. I veicoli elettrici restano inaccessibili per molti consumatori e l'elettrificazione di intere flotte può incidere troppo profondamente sui bilanci di molte aziende. Anche gli investimenti in altre fonti energetiche alternative, come l'idrogeno, sono costosi. Le attuali condizioni economiche, caratterizzate da un'inflazione elevata e da tassi d'interesse in aumento, rendono inoltre difficile gli investimenti.
3. Alcuni settori sono difficili da decarbonizzare
L'aviazione rimane un mezzo di trasporto ad alta intensità di emissioni di carbonio. Nel lungo periodo è necessario investire ulteriormente nella tecnologia e nei carburanti alternativi per il settore. Sebbene il settore navale possa ridurre le emissioni attraverso l'uso di olio combustibile a basso tenore di zolfo o di combustibili alternativi più puliti, il costo di questi ultimi è ancora superiore a quello dei combustibili pesanti. Gli operatori più piccoli sono più vulnerabili all'aumento dei costi e la loro sopravvivenza può dipendere dalla capacità di trasferire i costi ai clienti.
Opportunità: Quali sono le maggiori opportunità per il settore nei prossimi tre anni?
1. Accesso a finanziamenti e incentivi statali
Molti dei nostri analisti hanno indicato nella disponibilità di finanziamenti e sovvenzioni una chiara opportunità di crescita, in particolare negli Stati Uniti e in Europa. I nostri sottoscrittori in Germania e nei Paesi Bassi hanno rilevato l'ampia disponibilità di programmi di stimolo governativi e di agevolazioni fiscali.
2. Sviluppo di fonti di energia alternativa
Le nuove energie, come l'idrogeno pulito e i biocarburanti, stanno diventando un elemento sempre più importante per sostenere la transizione energetica nel settore dei trasporti e presentano grandi opportunità di crescita. Il nostro team di analisti in Giappone ha spiegato come questo si estenda al settore dell'aviazione. Hanno affermato che: "Japan Airlines ha già fissato l'obiettivo di diventare la compagnia aerea leader nell'uso del SAF (carburante per l'aviazione sostenibile) e prevede di sostituire il 10% del carburante a bordo entro il 2030".
3. Crescita del settore dei veicoli elettrici
Il settore dei veicoli elettrici è in crescita e la domanda globale offre opportunità lungo l'intera catena del valore, dai produttori di chip ai produttori di materiali e agli OEM. I nostri sottoscrittori in Cina hanno dichiarato che: "La Cina rappresenta circa la metà delle vendite globali di EV e beneficerà della transizione globale verso i veicoli elettrici, nonché della crescita del mercato interno, attualmente dominato dai marchi locali".
I prossimi passi
Ridurre le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti non significa solo passare a fonti energetiche pulite. Il reshoring delle industrie, che le avvicina ai loro mercati, può contribuire a ridurre i chilometri percorsi dalle merci. Anche la digitalizzazione può portare a un'efficienza del trasporto merci e contribuire a ridurre statistiche come quella riportata dall'Ufficio Statistico dei Trasporti degli Stati Uniti, che ha rivelato che nel 2019 un camion su quattro ha viaggiato a vuoto negli Stati Uniti. L'applicazione del concetto di economia circolare potrebbe anche contribuire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti, riducendo ad esempio il volume di pneumatici che finiscono in discarica ogni anno, anche se la strada da percorrere è ancora lunga.
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