
Panoramica globale: Prevista una crescita annua della produzione di circa il 3% nel 2025 e 2026
Nel corso del 2024 ha preso slancio una ripresa negli Stati Uniti e in Europa occidentale, sostenuta da prezzi dell'energia più bassi e dalla ripresa della domanda da parte dei principali settori acquirenti e dei consumatori. Prevediamo che la produzione chimica aumenterà di circa il 3% annuo nel 2025 e nel 2026.
L'industria chimica è caratterizzata da un'intensa concorrenza e da un continuo consolidamento del mercato. Gli operatori più grandi hanno spesso economie di scala e maggiori risorse da investire in ricerca e sviluppo, innovazione e marketing. Ciò può far sì che le aziende più piccole fatichino a rimanere competitive.
Eventuali guerre commerciali causate da massicci aumenti dei dazi statunitensi e da successive misure di ritorsione da parte dei Paesi interessati potrebbero frammentare i mercati chimici internazionali, ridurre l'efficienza e interrompere le catene di approvvigionamento consolidate.
USA: buone prospettive a breve termine per i prodotti chimici
La produzione chimica statunitense è aumentata del 2,1% nel 2024 e ci aspettiamo tassi di crescita solidi del 3,8% nel 2025 e del 2,7% nel 2026. L'allentamento monetario e le politiche fiscali espansive della nuova amministrazione dovrebbero favorire una robusta spesa per i consumi e stimolare la domanda di settori chiave per gli acquisti, come l'automotive e l'edilizia.
Le risorse naturali degli Stati Uniti contribuiranno a sostenere la crescita del settore chimico statunitense e ad attrarre investimenti grazie al calo dei prezzi delle materie prime. Questo sta aiutando i produttori chimici statunitensi a godere di un vantaggio in termini di competitività dei costi rispetto ai loro colleghi europei e asiatici.
I dazi addizionali del 10% sulle importazioni dalla Cina potrebbero stimolare la produzione interna statunitense di prodotti chimici come il polipropilene e il glicole etilenico. Tuttavia, a partire dal 2026, l'impatto di ulteriori tariffe sulle importazioni potrebbe esercitare una pressione al ribasso sulla produzione chimica statunitense.
Cina: Rallentamento della crescita tra le minacce tariffarie
Dopo i forti aumenti del 2023 e del 2024, la crescita della produzione chimica cinese dovrebbe rallentare al 2,2 nel 2025 e al 3,6% nel 2026. Ciò è dovuto a una crescita più lenta dei consumi delle famiglie, a una minore attività manifatturiera e a un netto rallentamento della crescita delle esportazioni.
Nel confronto internazionale la produzione chimica cinese rimane a prezzi competitivi, sostenendo le esportazioni. Tuttavia, l'eccesso di offerta è un problema che incide sui margini di molti produttori chimici cinesi.
Riteniamo che l'effetto dei dazi statunitensi aggiuntivi del 10% sulle importazioni dalla Cina avrà solo un effetto modesto sulla performance del settore. Tuttavia, un'eventuale escalation della controversia commerciale, con l'imposizione di tariffe elevate su tutte le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti, rappresenta un rischio negativo per il settore.
India: La robusta domanda interna e il sostegno del governo guidano la chimica
Si prevede che la produzione di prodotti chimici aumenterà del 6,4% nel 2025 e del 10,9% nel 2026. Con un'economia in espansione e una popolazione in aumento, la crescita dei prodotti chimici è trainata principalmente dalla domanda interna.
Le politiche governative sostengono gli investimenti diretti esteri e forniscono le regioni per gli investimenti nel settore petrolifero, chimico e petrolchimico, che stimoleranno la crescita nel prossimo decennio.
Giappone: Una ripresa nel 2025, ma l'eccesso di offerta dalla Cina è un problema
Prevediamo che la produzione chimica giapponese aumenterà dell'1,4% nel 2025, dopo le contrazioni del 2023 e del 2024. La produzione automobilistica giapponese è destinata a riprendersi dopo un grave crollo dovuto a problemi di sicurezza all'inizio del 2024, favorendo il settore chimico.
I produttori giapponesi di prodotti chimici di base sentono la pressione competitiva dei loro omologhi cinesi e statunitensi, più economici, in particolare nel segmento dei prodotti chimici di base. Il significativo eccesso di offerta dalla Cina sta portando a perdite per molte aziende e persino alla chiusura di impianti.
Eurozona e Regno Unito: Crescita nel 2025, ma restano preoccupazioni a lungo termine
Prevediamo che la produzione chimica dell'Eurozona crescerà del 2,1% nel 2025 e del 2,6% nel 2026, sostenuta da una lieve ripresa sia dei consumi privati che della produzione industriale. Nel Regno Unito, la crescita della produzione chimica sarà bassa, pari all'1,7%, dopo le contrazioni del 2022-2024.
Sebbene i prezzi dell'energia siano diminuiti dal 2023, le preoccupazioni a lungo termine per i produttori chimici europei rimangono. È probabile che i prezzi del gas si mantengano indefinitamente al di sopra dei livelli pre-crisi. L'aumento dei prezzi del gas indebolisce la competitività a lungo termine con i rivali americani e asiatici.
Germania: È in corso un rimbalzo, ma la delocalizzazione della produzione è un rischio al ribasso
Dopo le forti contrazioni (-11,8% nel 2022 e -9,2% nel 2023), la produzione si è ripresa del 6,9% nel 2024. Tuttavia, ci aspettiamo solo un modesto aumento dell'1,9% nel 2025, poiché la domanda interna rimane debole e i prezzi dell'energia strutturalmente più alti pesano sulle esportazioni.
Nonostante la lenta ripresa, il settore rimane forte, con una solida capitalizzazione, un buon accesso ai finanziamenti esterni e un profilo del debito ben bilanciato.
Tuttavia, poiché i prezzi dell'energia rimarranno probabilmente al di sopra dei livelli pre-crisi, la minore competitività internazionale rappresenta un problema. Esiste la possibilità che i produttori chimici tedeschi si trasferiscano in Paesi dove i costi energetici sono più bassi.
- Prevediamo che la produzione chimica globale aumenterà di circa il 3% all'anno nel 2025 e nel 2026.
- I massicci aumenti dei dazi statunitensi e le conseguenti misure di ritorsione da parte dei Paesi colpiti potrebbero incidere sui mercati chimici internazionali, ridurre l'efficienza e interrompere le catene di approvvigionamento.
- Le preoccupazioni a lungo termine per i produttori chimici europei rimangono, in quanto l'aumento dei prezzi del gas indebolisce la competitività a lungo termine con i rivali americani e asiatici.