Market Monitor Alimentare Australia 2019

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17 dicembre 2019

La produzione alimentare australiana è cresciuta costantemente negli ultimi anni. Tuttavia, il settore agricolo soffre maggiormente a causa della siccità in corso sulla costa orientale.

 

Market Monitor Alimentare Australia 2019

La produzione alimentare australiana è aumentata costantemente negli ultimi due anni, ma il settore agricolo è stato duramente colpito dall’ondata di siccità che sta investendo l’Australia, soprattutto nella costa orientale. La crescita del valore aggiunto dell'agricoltura ha registrato una flessione di oltre il 7% nel 2018 e si prevede un’ulteriore riduzione di quasi il 5% nel 2019.

A causa della continua siccità i costi di produzione hanno subito un ulteriore aumento, specialmente per quanto riguarda il bestiame, la carne e il grano. Ciò ha determinato un’ulteriore contrazione dei margini di profitto di molte imprese di produzione e trasformazione alimentare e le prospettive per i prossimi mesi non sono incoraggianti.

Le guerre dei prezzi sono piuttosto comuni nel settore del retail alimentare, dove gli operatori più grandi cercano di aggiudicarsi quote di mercato spingendo in basso i prezzi, favorendo così un’ulteriore pressione sui margini delle imprese di produzione e trasformazione. Di conseguenza, nel tentativo di conseguire economie di scala, i produttori alimentari hanno continuato le loro attività di fusione e acquisizione.

Il tasso d’indebitamento del comparto alimentare è generalmente elevato, ma le condizioni di finanziamento restano positive poiché le banche sono generalmente inclini a concedere prestiti al settore. Inoltre, le banche si sono dimostrate una fonte di finanziamento supplementare nel caso degli agricoltori colpiti dalla siccità.

I pagamenti nel settore alimentare australiano richiedono in media 45-60 giorni e il numero di ritardi di pagamento ha registrato un lieve aumento nel 2019. Poiché la continua siccità ha fatto aumentare la pressione sui margini degli operatori del settore a causa dell'aumento dei costi di produzione, molte imprese sono in crisi e alcune hanno persino registrato delle perdite. Per questo motivo, prevediamo che i casi d’insolvenza registreranno un ulteriore aumento di circa il 3% nel 2020.

Il nostro approccio assicurativo varia a seconda dei differenti segmenti; inoltre, continuiamo a monitorare il futuro impatto sul settore delle attuali condizioni climatiche avverse. Il nostro approccio si conferma aperto per quanto riguarda il retail alimentare, nonostante la contrazione dei margini di profitto e la forte concorrenza, alla luce del fatto che la domanda si manterrà elevata. Il nostro approccio è generalmente molto aperto nei confronti del segmento delle bevande, composto prevalentemente da imprese consolidate e finanziariamente solide. Adottiamo tuttavia maggiore cautela nei confronti dei produttori di vini a basso costo, che risentono dei margini di profitto estremamente limitati e della pressione al ribasso sui prezzi legata all’eccesso di offerta da parte della Cina.

Il nostro approccio è generalmente aperto o neutro nel caso delle imprese di produzione/trasformazione di prodotti lattiero-caseari e maggiormente prudente nei confronti degli intermediari/grossisti a causa del predominio dei grandi operatori che spesso li escludono dalla catena di fornitura. Gli esportatori di alimenti per lattanti in Cina devono soddisfare requisiti stringenti per ottenere la registrazione del marchio (nessun nuovo esportatore è riuscito ad ottenere la registrazione necessaria dall’inizio del 2018). Di recente le autorità cinesi hanno anche inasprito le norme in materia di vendita di alimenti per lattanti provenienti dagli altri paesi.

Il nostro approccio si conferma restrittivo per quanto riguarda il segmento della carne, a causa della rigidità dell'offerta, i costi crescenti di produzione e l’aumento del prezzo del bestiame legato alla siccità. Per agricoltori e grossisti i margini di profitto continuano ad essere sotto forte pressione. Tuttavia, le imprese di trasformazione della carne suina hanno iniziato a beneficiare dell’aumento della domanda da parte della Cina e della ripresa dei prezzi a seguito dei focolai di epidemia di peste suina africana sul mercato cinese.

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