Aumento del rischio di credito per i piccoli costruttori in alcuni segmenti
Dopo la contrazione del 4,9% registrata nel 2020, la produzione del settore edile giapponese dovrebbe mostrare una ripresa di circa il 4% nel 2021 e 2022, grazie soprattutto agli investimenti nel settore pubblico per progetti infrastrutturali. Mentre la domanda dell’edilizia residenziale e non residenziale resta al momento solida, gli investimenti nell’edilizia privata sono esposti a rischi al ribasso poiché la pandemia non è ancora sotto controllo.
L'effetto positivo della ripresa della domanda e delle attività è frenato dall'aumento dei prezzi delle materie prime (soprattutto il legname) e delle spedizioni. Un altro problema è rappresentato dalla carenza di personale specializzato a causa dell’invecchiamento della popolazione con un conseguente aumento dei costi per la manodopera. L'aumento dei costi di produzione ha fatto crescere la pressione sui margini delle grandi imprese di costruzione e dei loro subappaltatori, con un ulteriore aumento previsto nei prossimi mesi. Sono principalmente le piccole e medie imprese a risentire maggiormente dell’aumento dei prezzi dei materiali e della manodopera. Molte di queste imprese, già fortemente indebitate, si vedono costrette ad aumentare la loro esposizione per fare fronte ai prezzi più alti per materiali e manodopera e continuare i loro progetti e attività.
I pagamenti nel settore edile richiedono in media 120-150 giorni. Dopo l'aumento delle notifiche di mancato pagamento registrato nella seconda metà del 2020 e nel primo trimestre di quest’anno, a partire dallo scorso mese di marzo la situazione è migliorata. Il numero di casi di insolvenza ha tuttavia fatto registrare un aumento nel primo semestre del 2021, con un andamento che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.
L’aumento dei casi di insolvenza riguarda soprattutto le piccole imprese, in particolare quelle che dipendono da progetti di costruzione nei segmenti del retail e dell’ospitalità/ristorazione. In entrambi questi segmenti la domanda resta contenuta a causa della pandemia, mentre, allo stesso tempo, i costruttori devono sostenere costi più elevati per materiali e manodopera, oltre che spese supplementari legate alle misure sanitarie. Tuttavia, alla luce della solida domanda prevista per i prossimi mesi, al momento continuiamo a valutare l'andamento del settore “Discreto”.
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