Le carenze strutturali offuscano le prospettive
Dopo la crescita del 14% registrata nel 2020, la produzione del settore edile francese dovrebbe aumentare di circa il 13% quest'anno e del 3% nel 2022. La ripresa è sostenuta dall’edilizia residenziale e dall’ingegneria civile. Il segmento delle ristrutturazioni si mantiene elastico, mentre i fondi del Next Generation EU contribuiranno in modo significativo a finanziare progetti improntati alla sostenibilità. Tuttavia, l’attività dell'edilizia commerciale continua ad essere frenata dalla riduzione degli investimenti per la costruzione di uffici e negozi.
Negli ultimi due anni il settore edile francese ha dovuto confrontarsi con questioni strutturali, tra cui i problemi di liquidità delle imprese dovuti alle difficoltà di finanziare il proprio fabbisogno di capitale circolante. I margini di profitto dovrebbero registrare un ulteriore calo nei prossimi mesi a causa del forte aumento dei costi dei materiali da costruzione e della manodopera. Molti contratti non prevedono clausole di revisione dei prezzi e il rischio di credito delle imprese con margini di profitto bassi dovrebbe peggiorare a causa della carenza di materiali, delle oscillazioni dei costi di produzione e del rinvio di progetti. Inoltre, le banche sono generalmente riluttanti a supportare le esigenze di finanziamento a breve termine delle imprese del settore.
I pagamenti nel settore edile richiedono in media 64 giorni (rispetto a 44 giorni per tutte le altre industrie). In particolare, i committenti pubblici e le grandi imprese di costruzione tendono ad allungare i propri termini di pagamento. Il comportamento di pagamento del settore è stato piuttosto negativo negli ultimi due anni. Grazie alle misure di supporto del governo, i casi di insolvenza nel settore si sono mantenuti bassi nel 2020 e nella prima metà del 2021; tuttavia, si prevede un aumento di circa il 10% nei prossimi mesi.
Benché la performance del settore possa essere considerata “Discreta” grazie alla solida domanda ed alle attuali misure di incentivazione, i problemi strutturali del settore (margini ridotti, problemi di capitale circolante, frequenza delle insolvenze) suggeriscono un andamento tendenziale “Cupo”. Nonostante le solide previsioni di crescita, persistono dei rischi al ribasso legati alla pandemia e l'edilizia francese non dovrebbe riportarsi ai livelli pre-COVID prima dell’inizio del 2023.