Industry Trends Beni durevoli di consumo Spagna - 2022

Market Monitor

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17 maggio 2022

Condizioni di mercato più complesse dopo la robusta crescita del 2021

 

IT Spain CD Credit Risk 2022

 

Il mercato spagnolo dei beni durevoli di consumo ha registrato una solida crescita nel 2021 grazie alla ripresa dell’economia dopo la recessione nel 2020 legata alla pandemia. Le vendite di elettrodomestici e di piccole apparecchiature elettriche hanno visto una crescita rispettivamente del 14% e dell’8%. Le vendite di arredamento sono cresciute dell’11%, mentre il segmento dell'elettronica di consumo ha registrato una crescita del 3,5% (dopo l’aumento del 7,5% nel 2020). Le vendite online di beni durevoli di consumo, che avevano registrato un’incredibile crescita del 60% nel 2020, hanno continuato a crescere del 3,7% lo scorso anno. Al momento l’e-commerce rappresenta circa il 30% delle vendite del settore e i rivenditori tradizionali stanno aumentando considerevolmente i loro canali di vendita online.

 

IT Spain CD retail 2022

 

La crescita delle vendite del settore retail ha iniziato a mostrare un rallentamento a partire dal secondo semestre dello scorso anno, a causa delle crescenti pressioni inflazionistiche e di problemi lungo la catena di approvvigionamento; questi ultimi continueranno a rappresentare una difficoltà per tutti i sottosettori dei beni durevoli di consumo nei prossimi mesi, mentre si prevede che l’inflazione annua si porterà oltre il 6% quest’anno a causa dei forti aumenti dei prezzi di gas, petrolio, elettricità e prodotti alimentari negli ultimi due mesi. Quest’anno la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie sta avendo ripercussioni sulla spesa discrezionale. Si prevede che il valore aggiunto del segmento degli elettrodomestici registrerà una flessione del 5% nel 2022, dopo la crescita del 7,5% registrata nel 2021. Inoltre, i rivenditori tradizionali e gli operatori online devono confrontarsi con costi di trasporto più elevati e con l’aumento dei prezzi da parte dei produttori. Considerata la forte concorrenza sul mercato, i rivenditori sono in grado di trasferire solo parte di questi costi sui consumatori finali.

 

Il calo della domanda e l'aumento dei costi hanno un impatto negativo sui ricavi e sui margini di profitto delle imprese, il che potrebbe determinare un peggioramento del comportamento in materia di pagamenti nei prossimi mesi. Nel primo trimestre di quest’anno i casi di insolvenza nel settore (retail alimentare e non alimentare) sono cresciuti del 7,8% anno su anno, e si prevede un ulteriore aumento nei prossimi dodici mesi. Nel breve termine, il numero di casi di fallimento e di richieste di risarcimento risentirà in modo significativo dell’andamento dell’inflazione e del suo impatto sulla spesa discrezionale. Come nota positiva, gli stimoli fiscali per i consumi privati sono tuttora in corso e il governo ha varato delle misure per contenere l’inflazione dei prezzi dell'energia.

 

Il nostro approccio assicurativo è neutro nei confronti di tutti i sottosettori dei beni durevoli di consumo. Benché esposto all'aumento dei prezzi al consumo e dei costi per materie prime, energia e trasporti, il settore continua a mostrarsi piuttosto elastico rispetto ad altri comparti industriali.

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