Nonostante i rischi i margini di profitto restano stabili
Il mercato belga dei beni durevoli di consumo ha visto una solida crescita nel 2021. Le restrizioni e i lockdown, uniti alla diffusione del lavoro ibrido e da remoto, hanno favorito un aumento degli investimenti delle famiglie per elettrodomestici, arredamento e dispositivi elettronici. Nel primo semestre del 2021 le vendite sono cresciute del 14% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 26% anno su anno. Tra i diversi segmenti, le vendite di dispositivi di telecomunicazione sono aumentate del 30%, mentre il segmento dell'elettronica di consumo e quello dei grandi elettrodomestici hanno registrato un aumento delle vendite rispettivamente del 18% e del 26%.
Tuttavia, l’aumento delle vendite ha iniziato a rallentare nel secondo semestre del 2021 e la crescita dell’inflazione (prevista intorno al 7% quest’anno), a causa soprattutto dei costi elevati per l’energia e i combustibili, sta pesando sulla fiducia dei consumatori. Molte famiglie hanno iniziato a rimandare gli acquisti di beni durevoli di consumo, oppure cercano offerte speciali, o scelgono prodotti meno cari nei loro acquisti di beni discrezionali. Le vendite del settore belga del retail dovrebbero mantenersi stabili quest’anno dopo la crescita del 5,7% nel 2021.
I margini di profitto dei rivenditori di beni durevoli di consumo hanno registrato un aumento lo scorso anno e dovrebbero mantenersi stabili nel 2022. Nonostante il rallentamento delle vendite, non si prevede un calo significativo della domanda. Poiché i produttori trasferiscono i costi più elevati per materie prime ed energia lungo la catena del valore, molti rivenditori cercano di assorbire l'aumento dei costi aumentando i prezzi di vendita. La domanda di prodotti di fascia alta, che di norma generano margini di profitto più elevati, si conferma per il momento solida.
I pagamenti nel settore belga dei beni durevoli di consumo richiedono in media 30-60 giorni e il comportamento in materia di pagamenti è stato buono negli ultimi due anni. Benché il numero di notifiche di mancato pagamento sia stato storicamente basso nel 2021, abbiamo notato un aumento dei ritardi a partire dall’inizio di quest’anno. Il tasso di insolvenza del settore si è mantenuto basso nel 2022 e non si prevede un aumento significativo dei casi di insolvenza nei prossimi dodici mesi. Tuttavia, monitoriamo con attenzione gli attuali rischi al ribasso che potrebbero avere un impatto negativo sulla fiducia dei consumatori (tra cui una nuova ondata della pandemia e gli impatti economici della guerra in Ucraina). Al momento, il nostro approccio assicurativo è prevalentemente aperto nei confronti dei segmenti dell'elettronica di consumo e degli elettrodomestici e neutro per quanto riguarda l'arredamento, alla luce della forte concorrenza in questo sottosettore.