L’incertezza economica rappresenta un ostacolo al finanziamento esterno delle imprese
Nel primo semestre del 2021 le immatricolazioni di nuove autovetture sono aumentate del 33% rispetto al 2020, pur mantenendosi inferiori del 18% rispetto al primo semestre del 2019. Le imprese del settore automobilistico attive nel segmento dei veicoli commerciali/pesanti hanno beneficiato di un aumento della domanda, il che ha favorito una crescita dei ricavi e della redditività rispetto alle imprese del segmento delle autovetture.
La carenza di semiconduttori, l’aumento dell’inflazione e i costi legati alle attività di ristrutturazione hanno aumentato la pressione sulla redditività delle imprese del settore, con un conseguente aumento del rischio di credito. Pur favorendo gli esportatori, la debolezza del tasso di cambio ha fatto aumentare i prezzi all’importazione di chip e altri materiali, con un effetto negativo sui costi operativi.
L’andamento del settore nei prossimi mesi continuerà a subire l’impatto negativo della crisi dei semiconduttori e dell’aumento dei costi di produzione, mentre l’eccesso di capacità produttiva si manterrà elevato.
I pagamenti nel settore automobilistico richiedono in media 90 giorni. Al momento non si prevede un aumento significativo di ritardi e insolvenze nei prossimi 12 mesi. Mentre i produttori di apparecchiature originali (OEM) e le grandi case automobilistiche di primo livello possono contare su finanziamenti infragruppo delle società madre all’estero, la maggior parte dei fornitori continuerà a dover fare ricorso al finanziamento bancario. Tuttavia, la concessione di prestiti potrebbe essere difficile a causa dell’incertezza riguardo all’economia brasiliana e all’andamento del settore.
Al momento valutiamo l’andamento del settore “Cupo” e adottiamo un approccio assicurativo piuttosto restrittivo. Il settore continua ad essere esposto a rischi al ribasso a causa della sua dipendenza elevata dai futuri tassi di interesse e le relative condizioni di credito delle banche, oltre che dal livello di fiducia dei consumatori e dal potere d’acquisto delle famiglie.
Documenti collegati
898KB PDF