La Grecia sulla via delle riforme - Settembre 2023

Ricerca Dipartimento Studi Economici

  • Grecia
  • Generale

La ripresa della Grecia dalla pandemia è stata più dinamica grazie ai progressi compiuti dal paese con riforme ambiziose

  • Il governo in carica di Nuova Democrazia ha vinto le elezioni di giugno e porta avanti il suo programma di riforme

  • Dopo una recessione più profonda di quella dell'eurozona durante la pandemia, è iniziata una ripresa più dinamica.

  • Il rapporto debito pubblico/PIL è ancora alto ma in calo. Grazie ad una politica fiscale prudente, si prevede un ritorno ai rating di Investment grade.

  • Il settore bancario è migliorato, anche se permangono i punti deboli, in particolare gli elevati livelli di crediti deteriorati (NPL)

Nuova Democrazia ha vinto di nuovo le elezioni

Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis e il suo partito di centrodestra Nuova Democrazia (ND) hanno vinto le elezioni generali nel maggio di quest'anno. Dopo aver fallito nel tentativo di formare un governo, la Grecia si è recata nuovamente alle urne a giugno. Queste elezioni hanno permesso al vincitore di ottenere 50 seggi di bonus nel parlamento di 300 seggi. ND ha ottenuto il 40,6% dei voti, ottenendo 158 seggi. Il principale partito di opposizione, la sinistra radicale di Syriza, ha ottenuto il 17,8% dei voti.

In seguito ai risultati, Mitsotakis ha proceduto alla formazione del governo. Si prevede che il governo continuerà a portare avanti il suo programma pro-business e le riforme per modernizzare l'economia. Sebbene ci si possa aspettare che il governo realizzi una parte considerevole di questo programma, le sfide sono notevoli in un contesto di alti tassi di interesse e costo della vita.

La Grecia sotto Mitsotakis ha rafforzato in modo significativo i suoi legami euro-atlantici. Con gli Stati Uniti è stato sviluppato un partenariato strategico che riguarda l'energia e la sicurezza. La Grecia ha sostenuto la risposta dell'UE all'invasione della Russia in Ucraina. Le relazioni con la Turchia, membro della NATO come la Grecia, sono migliorate dopo il terremoto nel Paese e le elezioni in entrambi i Paesi. Mitsotakis ed Erdogan, il presidente turco, hanno concordato una serie di incontri per affrontare le dispute territoriali di lunga data.

Una crescita più alta di quella della zona Euro

Dopo una contrazione del 9% nel 2020, il PIL greco è cresciuto del 4,8% nel 2021 e del 5,9% nel 2022. La recessione è stata più profonda rispetto alla media della zona euro (-6,6%), ma è stata seguita da una ripresa più dinamica. Ciò si spiega in gran parte con la riapertura dell'economia dopo le restrizioni e la forte risposta del settore turistico. Le perdite del PIL sono state recuperate all'inizio del 2022. La crisi energetica ha però iniziato a pesare sulla crescita dei consumi nella seconda metà del 2022, con un picco di inflazione nel settembre 2022, con una media del 9,3% nel corso dell'anno.

La crescita economica è ora destinata a continuare, anche se a un ritmo notevolmente più lento. Gli indicatori del sentiment economico sono aumentati di nuovo a luglio, discostandosi sempre di più dall'Eurozona, dove di recente sono diminuiti. I servizi, in particolare il turismo, sono un importante motore; la produzione industriale è debole. La fiducia dei consumatori sta aumentando rapidamente, senza che i recenti incendi abbiano avuto un impatto significativo, ad esempio, sul turismo. L'espansione del secondo trimestre è stata moderata. Prevediamo una crescita del PIL dell'1,5% quest'anno e dell'1,4% nel 2024, entrambi al di sopra della media della zona euro (figura 1).

Grafico 1 Una crescita più alta di quella della zona Euro     

 

Figure 1 Higher GDP growth than eurozone

 

I fattori che guidano la crescita della Grecia

Diversi fattori sono alla base di questa previsione. In primo luogo, a luglio l'inflazione è rimbalzata al 3,4%. Non c'è da preoccuparsi per questo leggero aumento, poiché ha fatto seguito al notevole calo di giugno. L'energia è ora in forte deflazione, mentre l'inflazione alimentare è cresciuta fino al 12,3%. L'inflazione di fondo è in lenta discesa. Con l'esaurirsi degli effetti base favorevoli, il trend dell'inflazione dovrebbe essere più graduale: 3,5% nel 2023 e 2,2% nel 2024 (figura 2). Il sostengo alla spesa energetica da parte del governo (al costo del 4,1% e dello 0,9% del PIL nel 2022 e nel 2023) attenua l'impatto dell'inflazione.

Grafico 2 La discesa dell’inflazione in Grecia

 

Figure 2 Greek inflation declines

 

In secondo luogo, le dinamiche del mercato del lavoro sono solide. I dati di giugno mostrano un ulteriore calo della disoccupazione all'11,1%, con un aumento dell'occupazione dell'1,1% su base annua. Si prevede che questo sviluppo continui, con cifre che rimarranno (di gran lunga) al di sopra della media dell'eurozona nel 2023 (figura 3). I salari reali, tuttavia, hanno subito un colpo, diminuendo del 4,7% nel 2022 a causa dei salari nominali che non compensano sufficientemente l'inflazione. In terzo luogo, il saldo delle partite correnti si è fortemente deteriorato negli ultimi due anni, ma la ripresa è ora in corso. Ciò è dovuto alla riduzione del costo dell'energia e alla ripresa del turismo. Nel 1° trimestre il deficit è sceso al 3,5% del PIL, livello al quale dovrebbe stabilizzarsi (figura 4). In quarto luogo, poiché la BCE ha aumentato considerevolmente i tassi d'interesse, un processo che ora si prevede si esaurisca, i costi di finanziamento sono aumentati notevolmente. In questo modo si esercita una pressione significativa sui prestiti bancari (vedi sotto).

Grafico 3 Migliora molto la disoccupazione, anche se rimane assai elevata      

 

Figure 3 Much improved unemployment still too high

 

Grafico 4 Le partite correnti migliorano dopo la crisi   

 

Figure 4 Current account improving after crisis hit

 

Finanze pubbliche da consolidare        

Dopo aver subito, come quasi tutti gli altri Paesi, un duro colpo durante la pandemia (deficit pubblico del 9,7% e del 7,2% del PIL rispettivamente nel 2020 e nel 2021) le finanze pubbliche stanno migliorando. Un miglioramento necessario, visto l'aumento del rapporto debito/PIL, pari al 206,3% e al 194,6% nel 2022 e nel 2021.

La crescita nominale del PIL, dovuta all'alta inflazione e alla spesa inferiore a quella preventivata, fa sì che il deficit sia migliorato nel 2022 (-2,3%), un risultato ancora migliore rispetto alle previsioni. Il costo delle misure di sostegno all'energia è rimasto con 3,8 miliardi di euro al di sotto della stima iniziale (4,8 miliardi di euro), grazie alla riduzione dei costi energetici. Questa spesa inferiore al budget è un segnale di continua prudenza fiscale, proprio come il finanziamento di queste misure attraverso le imposte sui profitti energetici. Anche il rapporto debito/PIL è diminuito ulteriormente, attestandosi al 171,3%. I costi di finanziamento si sono stabilizzati dopo un forte aumento in linea con le tendenze globali. Lo spread tra i titoli di Stato greci e tedeschi si è ridotto all'1,3% in agosto, addirittura al di sotto di quello italiano (figura 5).

Grafico 5 Le finanze pubbliche non sono ancora a posto

 

Figure 5 Public finances not there yet

 

Non ci aspettiamo che questo atteggiamento prudente in materia fiscale e la collaborazione con l'UE cambino con il governo della ND. Si prevede che i saldi di bilancio si riducano gradualmente a -2,3% e -1,5% rispettivamente nel 2023 e nel 2024, il debito in rapporto al PIL a 165,5% e 160,6% rispettivamente (figura 6). Il fabbisogno finanziario dovrebbe rimanere gestibile nei prossimi anni. Questo è dovuto alle scadenze favorevoli e all'ampia quota di debito greco nelle mani dei creditori ufficiali. Il governo dispone inoltre di un'ampia liquidità, con il 15% del PIL detenuto come supporto di cassa.  Secondo l'analisi della Commissione Europea, il rischio di sostenibilità del debito a breve termine rimane basso. Le quattro principali agenzie di rating, Standard & Poor's, Moody's, Fitch e DBRS, collocano il debito pubblico greco al di sotto dell'investment grade, ma ci aspettiamo che questa situazione cambi nell'orizzonte di previsione.

Grafico 6 Lo spread della Grecia inferiore a quello italiano   

 

Figure 6 Greek spreads below Italy's

 

Le vulnerabilità del settore bancario sono diminuite ma non scomparse

Il quadro del settore bancario rimane piuttosto eterogeneo. La redditività è aumentata grazie a minori accantonamenti per perdite potenziali, a nuovi prestiti più redditizi e a utili da trading one-off. Ciò ha contribuito a ripristinare le posizioni patrimoniali delle banche, in particolare quelle delle quattro banche sistemiche.  Tuttavia, la qualità del capitale dell'intero settore bancario rimane relativamente debole.

Secondo la Banca di Grecia, i crediti deteriorati (NPL) hanno continuato a diminuire, raggiungendo l'8,7% dei prestiti totali a maggio 2023, rispetto all'8,8% del 2022 (dicembre), al 12,8% del 2021 e al 30,1% del 2020. Le cartolarizzazioni sostenute dallo Stato nell'ambito dello Schema Hercules sono state uno dei principali fattori alla base della loro forte riduzione, insieme alla ripresa economica. Nonostante il notevole, se non spettacolare, calo, la cifra rimane di gran lunga la più alta dell'UE. Poiché lo Schema Hercules è scaduto nell'ottobre 2022 e l'economia sta rallentando, il ritmo di riduzione degli NPL sta rallentando. Questo elemento negativo dell’economia greca è mitigato dal fatto che le quattro banche principali del paese dovrebbero raggiungere il 5% di NPL nel prossimo futuro. 

La crescita del credito greco ha iniziato a moderarsi nella seconda metà del 2022 ed è scivolata verso lo zero nel luglio 2023. La domanda delle imprese non finanziarie non è più sufficiente a compensare il calo della domanda di credito da parte delle famiglie. Entrambi i settori risentono dell'aumento dei tassi di interesse.

Sostenere la crescita

Il governo guidato da Nuova Democrazia ha un programma ambizioso per far progredire la Grecia, spingendo il PIL potenziale verso il 2% per il periodo fino al 2030 (2019-2020: -1,9%). È in atto una stretta collaborazione con l'UE. Il Piano di ripresa e resilienza (RRP) è particolarmente utile, in quanto affronta le sfide della transizione verde e digitale, le competenze e la coesione sociale, gli investimenti privati e la trasformazione istituzionale. Si tratta di 68 riforme e 106 investimenti, sostenuti da 17,4 miliardi di euro di sovvenzioni e 12,7 miliardi di euro di prestiti (14,5% del PIL nel 2022).

L'attuazione del programma nazionale di riforme della Grecia è ben avviata. La Grecia ha già ricevuto un totale di 7,1 miliardi di euro per due richieste di pagamento approvate. Sebbene sia promettente, permangono notevoli sfide, soprattutto per quanto riguarda il grande onere amministrativo imposto alle autorità regionali e locali. Queste ultime non sono note per la loro forte capacità amministrativa.

Ciononostante, sono stati compiuti dei progressi. La Grecia ha già riformato la legislazione sul lavoro, potenziato il sistema di apprendimento permanente e modernizzato i servizi pubblici per l'impiego. Sono state attuate anche riforme chiave per promuovere gli investimenti privati, che sono migliorati ma rimangono ancora molto al di sotto della media UE. Gli investimenti diretti esteri sono un elemento importante. L'obiettivo è quello di rafforzare la competitività dell'economia. Si sta affrontando soprattutto il problema delle piccole dimensioni delle imprese greche.

 

John Lorié, chief economist

john.lorie@atradius.com

+31 20 553 3079

Disclaimer

Ogni pubblicazione disponibile su o dai nostri siti web, come, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, pagine web, report, articoli, pubblicazioni, informazioni e contenuti utili, trading briefs, infografiche, video (in sintesi una "Pubblicazione"), è fornita a solo a scopo informativo e non è da intendersi quale consulenza in tema di investimento, consulenza legale o come raccomandazione relativa a particolari transazioni, investimenti o strategie nei riguardi di a qualsiasi lettore. I lettori devono prendere le proprie decisioni in maniera indipendente, siano esse commerciali o di altro tipo, avuto riguardo alle informazioni quivi fornite. Sebbene abbiamo adottato ogni accorgimento per garantire che le informazioni contenute in questa pubblicazione siano state ottenute da fonti affidabili, Atradius non è responsabile per eventuali errori od omissioni o per i risultati ottenuti dall'uso di queste informazioni. Ogni informazione contenuta in questa pubblicazione è fornita "così com'è", senza alcuna garanzia di completezza, accuratezza, attualità o dei risultati ottenuti od ottenibili dal suo utilizzo, e pertanto senza assunzione di garanzie di alcun tipo, esplicite o implicite. In nessun caso Atradius, le sue società controllate o collegate, i suoi partner, agenti o dipendenti degli stessi, saranno responsabili nei confronti dell'utente o di chiunque altro per qualsiasi decisione presa o azione intrapresa in base alle informazioni contenute in questa pubblicazione o per qualsiasi perdita di opportunità, perdita di profitto, perdita di produzione, perdita di affari o perdite indirette, danni speciali o simili di qualsiasi natura, anche se avvisati della possibilità di tali perdite o danni.