Il commercio asiatico è a un bivio sulla scia della pandemia di Covid-19 e con la guerra commerciale USA-Cina in corso.
Punti chiave:
Il numero record di nuovi casi di Covid-19 rallenta la ripresa economica in Asia, ma solo temporaneamente e principalmente nei paesi con una bassa percentuale di popolazione completamente vaccinata. Cina e Vietnam mostrano la più alta crescita in Asia dallo scoppio del Covid-19. L'economia dell'India, nonostante gli alti tassi di crescita, probabilmente subirà una battuta d'arresto. L'attività economica in Thailandia e nelle Filippine non raggiungerà i livelli pre-pandemia prima del 2022.
L'aumento delle esportazioni sta contribuendo alla ripresa nella maggior parte dei paesi, con Vietnam e Cina che approfittano di un boom globale della domanda di computer ed elettronica.
- Il Vietnam beneficerà anche della guerra commerciale USA-Cina in corso, con una forte ripresa degli afflussi di IDE. La guerra commerciale non ha portato a una separazione significativa delle economie statunitense e cinese.
- L'impatto diretto delle distorsioni nelle catene di approvvigionamento scomparirà, ma la pandemia lascerà cicatrici con implicazioni a lungo termine per la crescita e il commercio internazionale. L'India e le Filippine soffriranno maggiormente le conseguenze economiche, mentre il Vietnam e Taiwan probabilmente le sentiranno meno. Le differenze nel contenimento dell'epidemia di Covid-19 e il livello di sostegno fiscale sono i principali fattori esplicativi.
- Le aziende ripenseranno e ridisegneranno le loro catene di approvvigionamento a causa delle interruzioni che hanno portato a carenze di materie prime essenziali in tutto il mondo e all'aumento dei costi. Per i governi questo è, insieme alla guerra commerciale, un motivo per porre maggiore enfasi sull'autosufficienza in settori cruciali come l'alta tecnologia e i prodotti farmaceutici.
- Gli accordi di libero scambio offrono un certo contrappeso a questi sviluppi. Come la politica commerciale in generale, tuttavia, sono sempre più strumenti di aspirazioni geopolitiche e meno ispirati dal perseguimento della cooperazione economica.
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