Industry Trends Chimica Regno Unito 2022

Market Monitor

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24 novembre 2022

Nonostante la domanda debole il deterioramento della redditività dovrebbe rimanere limitato

 

UK chemicals credit 2022

 

La produzione del settore chimico britannico dovrebbe registrare una flessione dell’8% quest’anno e di circa il 2% nel 2023 poiché i prezzi elevati dell'energia e delle materie prime stanno pesando sul settore. L’inflazione elevata, unita ai tassi di interesse alti, continua ad erodere il potere d’acquisto delle famiglie, mentre il PIL dovrebbe registrare una diminuzione nel 2023. Questi fattori determinano una contrazione della domanda di prodotti, tra cui saponi, detergenti e veicoli (il settore dell’automotive è uno dei settori di riferimento per le imprese chimiche). Inoltre, l’eventuale rallentamento dell'attività edilizia potrebbe comportare una flessione della domanda per il segmento delle vernici e rivestimenti.

 

UK chemicals output 2022

 

Per fare fronte ai costi elevati dell'energia, i produttori chimici sono spesso costretti a rinegoziare i prezzi contrattuali con i loro clienti nel tentativo di mantenersi sostenibili a medio/lungo termine; tuttavia, ciò ha comportato la chiusura di diversi stabilimenti. Mentre alcune imprese sono in grado di trasferire gli aumenti dei costi sui clienti, le imprese che operano con contratti a prezzo fisso sono esposte a pressioni di natura finanziaria. Nell’ottica di sostenere le imprese, il governo britannico ha annunciato un tetto al prezzo del gas per sei mesi (fino ad aprile 2023).

Nel settore chimico, l’indebitamento è principalmente legato al fabbisogno di capitale circolante determinato dai prezzi/stagionalità. Le imprese non sono generalmente esposte ad ingenti rimborsi di capitale e interessi e ciò permette di gestire in parte l'attuale riduzione della redditività. Le banche continuano ad essere inclini a concedere prestiti al settore.

I pagamenti nel settore chimico britannico richiedono in media 60-90 giorni e il numero di ritardi e insolvenze si è mantenuto basso nel corso degli ultimi 18 mesi. Poiché i costi elevati per l’energia e le materie prime continuano a pesare sulle imprese, si prevede un aumento di circa il 5% dei casi di insolvenza nel 2023. La nostra valutazione del rischio di credito del settore chimico britannico è “discreta” in tutti i segmenti poiché il calo della redditività dovrebbe mantenersi limitato, le banche continuano ad essere inclini a concedere prestiti e il previsto aumento dei casi di fallimento non dovrebbe essere particolarmente significativo.

Nel medio e lungo termine l’impatto della Brexit potrebbe pesare sulle prospettive del settore chimico a causa della carenza di manodopera specializzata e dei maggiori oneri normativi. Mentre il Regno Unito ha definito il proprio sistema normativo per il settore chimico (UK REACH) a partire da gennaio dello scorso anno, i costi per la conformità delle esportazioni verso l’UE sono destinati ad aumentare.

 

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