Cresce la domanda di assicurazione credito nell’APAC

Barometro sui comportamenti di pagamento

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20 maggio 2019

Le economie dell'area APAC sono vulnerabili a un commercio globale più debole, portando a un numero maggiore di aziende che adottano un approccio più strategico alla gestione del credito.

Per molti anni le economie asiatiche sono state il principale motore di crescita dell'economia mondiale. Accanto alle grandi economie di Cina e India, i paesi del sudest asiatico hanno dato un forte contributo alla crescita del PIL globale. Sebbene la domanda interna continui ad essere forte in queste economie, quest'anno diversi rischi al ribasso sembrano offuscare le prospettive di crescita per la regione.

Increase in use of trade credit in transactions with L’aumento dell'uso del credito commerciale nelle transazioni con i clienti B2B aiuta rimanere competitivi

Proportion of total B2B sales made on credit in Asia Pacific

 

 

 

 

 

 

 

 

I risultati dell'indagine evidenziano come, rispetto allo scorso anno, gli intervistati pongano maggiormente l'accento sull'uso del credito commerciale per mantenere la propria competitività e guadagnare quote di mercato . Si tratta di una logica reazione all'attuale contesto imprenditoriale e commerciale sempre più sfidante. Con il 71,5% del valore totale delle vendite ai clienti B2B fatte a credito (rispetto al 47,7% dello scorso anno), l'Australia è all'avanguardia nell'area Asia - Pacifico per quanto riguarda l'uso del credito commerciale nelle transazioni B2B, seguita da Giappone (67,2%) e Singapore(65,7%) . In fondo alla classifica, la media del 42,8% registrata a Taiwan, si distingue come la più bassa della regione. A tal proposito vale la pena evidenziare la tendenza crescente nell'uso del credito commerciale nelle transazioni B2B in Cina, dove il 44,3% del valore totale delle vendite B2B degli intervistati avviene con dilazioni di pagamento (in aumento dal 43,0% del 2018 e dal 41,9% nel 2017).

La percezione del rischio di inadempienza è alta a causa del contesto commerciale più difficile

Nonostante siano più inclini ad offrire vendite a credito ai clienti B2B rispetto al passato, i rispondenti nell'area Asia Pacifico non sembrano inclini allo stesso modo ad estendere i termini di pagamento. Ciò riflette il chiaro riconoscimento dei rischi associati alle vendite a credito ed al contesto commerciale più complesso. I risultati dell'indagine rivelano che i rispondenti dall'Australia stabiliscono i termini di pagamento più brevi (in media 24 giorni da data fattura). I termini di pagamento medi riportati dagli intervistati variano poi  nella regione da una media di 26 giorni in Cina ai 45 giorni a Taiwan. La media di Taiwan è ben al di sopra della media di 32 giorni per la regione. Da notare come l'Indonesia si distingue come il paese in cui le condizioni di pagamento medie (a 34 giorni) sono sensibilmente più lunghe quest'anno rispetto all'indagine dell'anno scorso (in media 11 giorni in più). Ciò potrebbe riflettere la necessità di allentare i termini sull'export, per limitare il calo della domanda di esportazione.

Le pratiche di gestione del credito più utilizzate in Asia Pacifico sono il controllo sulle condizioni finanziarie dell'acquirente e l'accantonamento di riserve per crediti inesigibili

I risultati dell'indagine in Asia Pacifico rivelano che, oltre ai termini di pagamento brevi commentati in precedenza, le politiche di gestione del credito delle imprese includono un mix di strumenti e attività di gestione del credito. La valutazione del merito creditizio dell'acquirente, prima di prendere qualsiasi decisione di credito commerciale, svolge un ruolo chiave nelle politiche di credito degli intervistati. I dati dell'indagine evidenziano che gli intervistati di Singapore (53%) e Cina (51%) lo fanno molto più spesso degli altri rispondenti dell'area APAC (39%). L'accantonamento di riserve il cui scopo è quello di compensare uno screening potenzialmente inaccurato della posizione finanziaria dell'acquirente, è il secondo strumento di gestione del credito più utilizzato in Asia Pacifico. I rispondenti di Taiwan (42%) e Indonesia (41%) sono notevolmente più attivi su questo fronte rispetto agli altri (33%). Mentre da un lato sembra esserci una forte attenzione alla gestione del credito in Asia Pacifico, è sorprendente che una percentuale considerevole di intervistati nella regione abbia dichiarato di non avere un approccio strategico alla gestione del credito. Questo è il caso in Australia (26% degli intervistati) e in Giappone (20%), rispetto al 10% a livello regionale.

I mancati pagamenti sono in aumento in tutto il mondo e con loro, prevediamo nei prossimi anni  anche un costante aumento delle insolvenze . Le economie dell'area Asia-Pacifico non lo sono immuni da questo fenomeno, perché essendo parte integrante della filiera di produzione.”

Andreas Tesch, Membro del consiglio di amministrazione e Chief Market Officer di Atradius

L’India è il paese più colpito dal fenomeno dei ritardi di pagamento dei clienti B2B, mentre il Giappone quello che ne soffre meno

I risultati dell'indagine rivelano che, in media, i rispondenti nell'area Asia Pacifico incassano le fatture scadute  in 48 giorni quest'anno (sette giorni prima rispetto all'anno scorso). Mediamente, le fatture scadute vengono pagate entro due settimane dalla data di scadenza. Nonostante questo notevole miglioramento nella fatturazione per la gestione di cassa, in media, il 29,8% del valore totale delle fatture B2B emesse dagli intervistati nell'Asia del Pacifico risulta essere scaduto. Questa percentuale varia da un massimo del 39,0% in India, a un minimo del 13,2% in Giappone.

2 intervistati su 5 hanno avuto bisogno di ritardare il pagamento ai fornitori a causa di ritardi nei pagamenti da parte dei clienti

 

Payment duration in Asia Pacific

 

 

 

 

 

 

 

Per rimanere finanziariamente sani ed evitare problemi di liquidità causati da inadempienze nei pagamenti dei clienti, molti intervistati in Asia Pacifico (41%) hanno dichiarato di dover ritardare il pagamento delle fatture ai propri fornitori. Ciò è avvenuto soprattutto per i rispondenti provenienti dall'India (51%), seguiti da quelli  dell'Indonesia (46%), della Cina (45%) e da Hong Kong (44%). Il 39% degli intervistati in Asia Pacifico ha adottato misure correttive per salvaguardare il flusso di cassa. Questa cifra sale ad un massimo del 49% degli intervistati in India e del 45% a Singapore e in Indonesia. Aspetto negativo: i crediti che sono stati cancellati come inesigibili in Asia Pacifico sono aumentati a una media del 2,1% del valore totale delle vendite B2B a credito (in aumento rispetto all'1,9% dello scorso anno). Ciò suggerisce che le imprese abbiano meno successo nella riscossione delle fatture rispetto all'anno scorso, ma anche che il contesto economico si sta deteriorando.

Sono più numerosi gli intervistati che prevedono un peggioramento delle pratiche di pagamento dei loro clienti rispetto a quelli che prevedono un miglioramento

Quasi la metà degli intervistati in Asia Pacifico (47%) non si aspetta che le pratiche di pagamento dei clienti B2B cambino nei prossimi mesi. Il 22% prevede un miglioramento, mentre il 31% prevede un peggioramento sotto forma di aumento dei ritardi di pagamento, in particolare nelle fatture scadute da lungo tempo (più di 90 giorni in ritardo). Ciò influenzerà negativamente il DSO. I più preoccupati sono gli intervistati dall'India (52%), seguiti da quelli dell'Indonesia (35%) di Singapore (33%) e della Cina (31%). Per proteggere la propria attività dal rischio di inadempienza dei propri clienti B2B, il 46% degli intervistati in Asia Pacifico controllerà più regolarmente la solvibilità dei propri acquirenti. Questo è sicuramente il caso degli intervistati di Taiwan (60%) e Cina (57%). Il 44% degli intervistati nella regione prevede di aumentare le riserve accantonate per crediti inesigibili, la percentuale più alta delle quali si trova a Hong Kong (49%) e in Australia (47%). Gli intervistati cinesi, di Hong Kong (circa il 50% ciascuno) e australiani (47%) hanno dichiarato che aumenteranno l'utilizzo dell'assicurazione del credito per proteggere la propria attività dal rischio di insolvenza dei clienti.

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