Rapporto Paese India - Agosto 2020

Rapporto Paese

  • India
  • Agricoltura ,
  • Chimico,
  • ICT ,
  • Serv. finanziari ,
  • Alimentare

06 agosto 2020

Le ripercussioni del coronavirus hanno colpito un'economia già in difficoltà

Performance forecast of Indian industries

Situazione economica

Forte rallentamento della crescita economica, accompagnato da difficoltà del settore finanziario che potrebbero ostacolare una rapida ripresa

Nel 2019 l'economia indiana è cresciuta del 4,9%, il più basso aumento annuale degli ultimi sei anni. Ciò è stato dovuto principalmente ad una forte contrazione del credito che ha influito negativamente sulla domanda interna, mentre la spesa pubblica è rimasta sostenuta. Nel 2020 il PIL dovrebbe contrarsi del 5,7% a causa della pandemia. Soprattutto la decisione del governo di imporre un blocco totale a partire dalla fine di marzo sta avendo gravi conseguenze sulla domanda interna. Tra le misure di distanziamento sociale e i divieti di viaggio, la disoccupazione è in forte aumento e si calcola che quest'anno i consumi delle famiglie si ridurranno di circa il 4%. L’allentamento delle misure di contenimento è iniziato i primi giorni di giugno, restando per ora graduale, mentre i casi di contagio continuano a crescere. Si prevede inoltre una contrazione sia degli investimenti che della produzione industriale, mentre le esportazioni dovrebbero diminuire di quasi il 13%.

Peggioramento delle performance industriali e insolvenze in aumento

Le estese interruzioni di forniture dalla Cina dovute all'epidemia di coronavirus hanno danneggiato i settori industriali indiani che dipendono fortemente dalle importazioni, come i beni di consumo durevoli, la produzione elettronica e i prodotti farmaceutici (oltre il 65% dei componenti elettronici e quasi il 70% degli ingredienti farmaceutici necessari per l'ulteriore lavorazione sono importati dalla Cina). Ad eccezione di agricoltura, industria alimentare e servizi finanziari, per tutti gli altri principali settori l’andamento del business e del rischio di credito è peggiorato. Si prevede che le insolvenze delle imprese aumenteranno di oltre il 75% su base annua nel 2020.

Scarso margine per un ulteriore allentamento fiscale

Per sostenere l'economia, la Banca Centrale ha abbassato nettamente il tasso di interesse di riferimento, di 75 punti base al 4,4% a marzo, e successivamente di altri 40 punti base fino al 4% di maggio. Sono state anche adottate ulteriori misure di altra natura per sostenere il tasso di cambio e per fornire liquidità sul mercato. Ulteriori tagli dei tassi d'interesse sono previsti nei prossimi mesi. L'inflazione dovrebbe rimanere al di sotto dell'obiettivo di inflazione a medio termine delle Banche Centrali del 4%, con limiti superiori e inferiori rispettivamente del 6% e del 2%.

A maggio il governo ha annunciato un pacchetto di stimolo del valore di 266 miliardi di dollari, che comprende le precedenti misure fiscali avviate a marzo e le azioni già intraprese dalla Banca Centrale. Il pacchetto si concentra principalmente sulle agevolazioni fiscali per le piccole imprese e sugli incentivi per l'industria manifatturiera nazionale, oltre a sussidi per le famiglie a basso reddito ed una maggiore spesa pubblica sanitaria. Tuttavia, il margine per un ulteriore alleggerimento fiscale è limitato, in quanto la riscossione delle imposte da parte del governo è ancora debole. Il deficit di bilancio è già salito al 4,4% del PIL nel 2019 e nel 2020 è previsto un ulteriore aumento di oltre il 7,6% del PIL.

L'accresciuta avversione al rischio dei mercati finanziari globali ha innescato un forte deflusso di capitali dai mercati emergenti nel primo trimestre del 2020. Ciò ha anche portato ad una maggiore spinta al deprezzamento della rupia, e si prevede che la valuta rimanga suscettibile ad ulteriore volatilità nei prossimi mesi.

Detto questo, il rischio di cambio è moderato da un significativo miglioramento dei saldi esterni dell'India negli ultimi due anni. Il disavanzo delle partite correnti dovrebbe scendere al di sotto dell'1% del PIL nel 2020, a causa della diminuzione della domanda di importazioni e del calo dei prezzi del petrolio. Il debito estero rimane a un livello sostenibile (22% del PIL previsto nel 2020) e la situazione di liquidità è buona, con le riserve internazionali aumentate a dieci mesi di copertura delle importazioni nel 2019. L'India ha uno storico di pagamenti impeccabile, senza mancati pagamenti dal 1970, il che le garantisce un buon accesso ai mercati dei capitali.

Le continue difficoltà del settore finanziario potrebbero ostacolare la ripresa

Il settore finanziario indiano aveva già avuto grossi problemi prima dell'epidemia di coronavirus. Il fallimento della grande società di finanziamento di infrastrutture e costruzione IL&FS nell'autunno del 2018 ha suscitato timori per la salute di altri prestatori non bancari e ha portato a una stretta nei mercati indiani del debito societario e al consumo. Il rallentamento della crescita del credito al consumo e del credito alle imprese e la diminuzione degli investimenti in infrastrutture del settore privato hanno avuto un impatto negativo sulla crescita economica nel 2019.

Nonostante una diminuzione rispetto al 2018, permane un elevato livello di sofferenze nei bilanci delle banche indiane, con gli NPL che rappresentano quasi il 9% del totale degli impegni bancari nel 2019. Il peggioramento della qualità degli attivi e la debolezza dei coefficienti patrimoniali continuano dunque a essere un problema. L'elevato indebitamento delle imprese rappresenta un rischio per l'economia indiana, e non si può escludere un ulteriore deterioramento dei bilanci delle grandi corporation e delle banche pubbliche. Le emissioni in corso sui mercati del credito con rigide condizioni di prestito potrebbero impedire una completa ripresa economica dopo la fine del lockdown.

Resta da vedere se l'amministrazione adotterà misure adeguate per affrontare i problemi del settore finanziario e il problema del debito. Nel caso dell'IL&FS il governo ha rilevato la società e ha garantito i pagamenti dopo l'inadempienza per evitare effetti di spill over. Inoltre, sono state ricapitalizzate diverse grandi banche statali.

 

Situazione politica

Un governo riformista ancora forte

Con una maggioranza nella camera bassa del parlamento ottenuta alle elezioni generali del 2019, il partito Bharatiya Janata del primo ministro Narendra Modi dovrebbe rimanere al potere fino alle prossime elezioni generali del 2024. Prima dell'epidemia di coronavirus i principali temi in agenda erano la questione dei crediti inesigibili nel settore bancario, l'ulteriore liberalizzazione delle restrizioni agli investimenti esteri in settori specifici e progetti infrastrutturali.

All'inizio del 2020 il governo ha dovuto affrontare un certo malcontento dell'opinione pubblica per la debole performance economica del paese. Inoltre l'adozione di una controversa legge sulla cittadinanza nel dicembre 2019 ha aumentato le tensioni tra musulmani e indù, portando a gravi e violenti scontri settari in febbraio. La pandemia e le successive misure di blocco hanno per il momento fermato tutto ciò, ma una recessione economica più duratura, con molte persone che ricadono in condizioni di povertà, potrebbe portare a un aumento delle tensioni sociali. Soprattutto i milioni di lavoratori salariati giornalieri e gli immigrati impiegati nell’ampia economia informale sono stati duramente colpiti dalle misure di lockdown. 

Disclaimer

Ogni pubblicazione disponibile su o dai nostri siti web, come, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, pagine web, report, articoli, pubblicazioni, informazioni e contenuti utili, trading briefs, infografiche, video (in sintesi una "Pubblicazione"), è fornita a solo a scopo informativo e non è da intendersi quale consulenza in tema di investimento, consulenza legale o come raccomandazione relativa a particolari transazioni, investimenti o strategie nei riguardi di a qualsiasi lettore. I lettori devono prendere le proprie decisioni in maniera indipendente, siano esse commerciali o di altro tipo, avuto riguardo alle informazioni quivi fornite. Sebbene abbiamo adottato ogni accorgimento per garantire che le informazioni contenute in questa pubblicazione siano state ottenute da fonti affidabili, Atradius non è responsabile per eventuali errori od omissioni o per i risultati ottenuti dall'uso di queste informazioni. Ogni informazione contenuta in questa pubblicazione è fornita "così com'è", senza alcuna garanzia di completezza, accuratezza, attualità o dei risultati ottenuti od ottenibili dal suo utilizzo, e pertanto senza assunzione di garanzie di alcun tipo, esplicite o implicite. In nessun caso Atradius, le sue società controllate o collegate, i suoi partner, agenti o dipendenti degli stessi, saranno responsabili nei confronti dell'utente o di chiunque altro per qualsiasi decisione presa o azione intrapresa in base alle informazioni contenute in questa pubblicazione o per qualsiasi perdita di opportunità, perdita di profitto, perdita di produzione, perdita di affari o perdite indirette, danni speciali o simili di qualsiasi natura, anche se avvisati della possibilità di tali perdite o danni.