La crescita del valore aggiunto nell'industria alimentare belga non ha registrato alcun incremento nel 2019. La concorrenza sul mercato nazionale e internazionale è in aumento.
La crescita del valore aggiunto del settore alimentare e delle bevande belga ha registrato una flessione nel 2018 e si è mantenuta piatta nel 2019. La concorrenza sul mercato interno ed estero sta aumentando. L’ingresso di nuovi operatori, l'estate molto calda nel 2018 e l’epidemia di peste suina africana hanno contribuito ad aumentare la pressione sui prezzi con un impatto sulle vendite in molti segmenti. Nel 2019 i margini di profitto delle imprese alimentari belghe hanno subito una flessione e dovrebbero registrare un ulteriore calo nel 2020.
Nel segmento del retail alimentare, l’ingresso sul mercato e l’espansione di due grandi catene di supermercati danesi contribuirà ad aumentare la concorrenza e la pressione sui prezzi, con un impatto sui margini di profitto dei dettaglianti e delle imprese di produzione e trasformazione alimentare. In futuro non si può escludere una generale guerra dei prezzi che potrebbe spingere molti operatori fuori dal mercato.
Il valore aggiunto del sotto-settore belga della carne dovrebbe registrare una flessione di circa l’1,5% nel 2019 e dell’1% nel 2020. Alcune imprese sono state coinvolte in problemi legati all’igiene, mentre l’epidemia di febbre suina africana in Belgio ha determinato una flessione delle vendite di carne di maiale e un divieto delle importazioni dalla Cina. Nel segmento dei prodotti ittici la forte concorrenza e problemi di liquidità hanno portato al fallimento di alcune imprese.
Nel sotto-settore belga delle bevande, la concorrenza nel segmento della birra è in continuo aumento a seguito dell'apertura di molti nuovi birrifici. Tuttavia, i margini di vendita dovrebbero mantenersi stabili e i produttori di birre speciali stanno beneficiando di maggiori opportunità di export.
Il sottosettore della frutta continua a risentire del persistente divieto russo di importazione di prodotti alimentari dell'UE, esercitando una forte pressione sulle vendite e sui margini delle imprese (in particolare nel segmento delle mele e delle pere).
Il valore aggiunto del sotto-settore belga dei latticini dovrebbe registrare un lieve incremento quest’anno (+0,5%) e nel 2020 (+1,8%). Benché la situazione si mantenga al momento stabile, le imprese belghe fortemente dipendenti dall’export sul mercato statunitense potrebbero risentire dei dazi recentemente imposti sulle importazioni alimentari dall’UE.
I pagamenti nel settore alimentare belga richiedono in media 30 giorni. Prevediamo un aumento dei casi di ritardo e insolvenza nei prossimi mesi a causa della crescente pressione sui prezzi e sui margini di profitto lungo la catena del valore, oltre che per l’aumento dei rischi al ribasso per le imprese esportatrici (divieti d’importazione e dazi). Alla luce delle prospettive negative in termini di vendite e margini di profitto per molte imprese, i casi di fallimento nel settore alimentare dovrebbero crescere di circa il 5% nel 2020.
Tenuto conto del contesto commerciale più difficile e della situazione di rischio di credito, abbiamo recentemente rivisto la nostra valutazione della performance del settore alimentare belga portandola da “Buona” a “Discreta”. Il nostro approccio assicurativo è più restrittivo nei confronti del retail alimentare e dei sotto-settori della carne e del pesce, mentre continuiamo ad adottare un approccio neutro per quanto riguarda i segmenti delle bevande e dei latticini.
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