Atteso solo un leggero aumento dei fallimenti nel settore
Dopo la performance dinamica registrata nel secondo semestre del 2021 e nel primo trimestre di quest’anno, la domanda di acciaio e metalli ha visto un rallentamento. Il settore automobilistico sta confrontandosi con un calo della domanda e problemi di produzione, mentre l'attività edilizia sta rallentando a causa dei costi elevati delle materie prime e dei ritardi nell’implementazione dei progetti. Per contro, la domanda del settore della costruzione aeronautica è solida e ha un impatto positivo soprattutto sui produttori e grossisti di alluminio.
Nel 2021 e nei primi mesi di quest’anno le imprese siderurgiche sono state in grado di trasferire gli aumenti dei costi delle materie prime e dell'energia poiché gli approvvigionamenti limitati hanno costretto gli acquirenti ad accettare aumenti dei prezzi. Ciò ha favorito una crescita dei margini di profitto, in particolare per i commercianti di acciaio/metalli. Con il forte aumento dei prezzi di petrolio e gas dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il governo francese ha adottato delle misure (tetti e sovvenzioni) volte a frenare l'aumento dei prezzi dell'energia per imprese e consumatori. Tuttavia, nonostante queste misure, la contrazione della domanda dovrebbe determinare una riduzione dei margini di profitto delle imprese del settore nei prossimi dodici mesi. Dopo il picco registrato a marzo, i prezzi di vendita hanno subito un calo significativo determinando dei problemi in termini di capitale circolante per i grossisti che devono gestire gli stock.
I pagamenti nel settore siderurgico francese richiedono in media 60 giorni; il numero di ritardi e insolvenze si è mantenuto molto basso nel 2021 e nel primo semestre del 2022 grazie agli aiuti di stato legati alla pandemia. Il numero di casi di fallimento dovrebbe aumentare nei prossimi mesi di circa il 4-6% riportandosi ai livelli “normali” pre-pandemia. L’impatto maggiore si concentrerà probabilmente sui piccoli produttori di metalli con margini di profitto in calo tenuto conto della maggiore difficoltà a trasferire gli aumenti dei prezzi rispetto agli operatori più grandi. Il rischio di fallimento è ancora maggiore per le imprese con problemi di finanziamento del capitale circolante in un periodo di contrazione della domanda e di scadenza dei prestiti garantiti dallo stato legati alla pandemia.
Nonostante le molteplici sfide all'orizzonte, il nostro approccio assicurativo è generalmente neutro nei confronti delle imprese siderurgiche poiché il settore è storicamente elastico, può ancora contare sul supporto dello stato e non è previsto un aumento significativo di ritardi e fallimenti. Il nostro approccio è aperto per quanto riguarda i segmenti del ferro e dell’acciaio e dei metalli non ferrosi; in particolare, quest’ultimo segmento beneficia della ripresa dell’industria aeronautica. Manteniamo un approccio restrittivo nei confronti del sotto-settore delle fonderie alla luce dei suoi storici punti di debolezza, tra cui margini di profitto limitati e forte concorrenza.
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