Nonostante la buona crescita in molti segmenti dell'ICT, la forte concorrenza sta portando a prezzi bassi e alla compressione dei margini sia per i distributori che per i dettaglianti.
- Il reale impatto delle dispute commerciali tra Cina e USA è ancora da valutare
- Nessuna riduzione delle insolvenze prevista nel 2019
- I pagamenti richiedono in media 30-90 giorni
Nel 2018 il mercato statunitense dell’ICT ha beneficiato del solido andamento dell’economia e dell’ulteriore aumento dei consumi privati, che continuano ad essere sostenuti dalla crescita dei salari e dell’occupazione, e questo andamento positivo dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.
Secondo i dati dell'Associazione di settore CTA (Consumer Technology Association), nel 2018 i fatturati del retail del settore statunitense dell'ICT sono cresciuti del 6%, portandosi alla cifra record di 377 miliardi di Dollari, e la crescita dovrebbe proseguire anche quest’anno (+5,5%).
Nel 2019 la crescita del segmento degli smartphone dovrebbe registrare un lieve rallentamento, con un aumento dei fatturati del 2% e dei volumi di vendita dell’1%. Tuttavia, la prevista introduzione degli smartphone 5G contribuirà a sostenere la domanda nei mesi a venire. Altoparlanti smart, case smart, orologi smart e droni dovrebbero registrare una crescita di fatturato rispettivamente del 7%, 17%, 19% e 4%.
I servizi di streaming hanno registrato il tasso di crescita più elevato nel 2018 (+25%). Gli Stati Uniti continuano ad essere il principale mercato mondiale per contenuti media, accesso e tecnologia, ma sta aumentando la concentrazione dei servizi su abbonamento mentre diminuiscono i singoli acquisti che per decenni avevano sostenuto la spesa al consumo.
Nonostante il buon tasso di crescita in molti segmenti dell’ICT, la forte concorrenza continua a favorire il calo dei prezzi e la contrazione dei margini di profitto di distributori e rivenditori. Un aumento dei margini potrebbe venire da nuove linee di prodotto oppure da una quota maggiore di vendite derivanti dai servizi, che di norma assicurano margini più elevati. I margini dei produttori risentono dell’elevata penetrazione del mercato da parte di categorie di prodotti ormai mature, con la conseguente necessità d’innovazione e quindi di costi maggiori in Ricerca e Sviluppo.
Il comportamento di pagamento del settore dell’ICT ha registrato un moderato miglioramento negli ultimi 12 mesi. I pagamenti nel settore oscillano di norma tra 30 e 90 giorni, anche se in alcuni casi raggiungono i 120 giorni. Quando si verificano ritardi nei pagamenti, si tratta generalmente di controversie in materia di prezzo del prodotto piuttosto che di problemi di liquidità. I produttori offrono spesso formule di sconto o di "protezione del prezzo" sui prodotti per agevolarne la movimentazione prima che divengano obsoleti a causa della rapida innovazione tecnologica. Ciò può portare a controversie e, in alcuni casi, a un aumento dei casi di mancato pagamento finché le controversie non vengono risolte.
Nel 2018 non si è verificato alcun caso significativo d’insolvenza e prevediamo che nel 2019 le insolvenze si manterranno stabili senza registrare un calo sostanziale, alla luce della forte concorrenza, del proliferare delle start-up e del ciclo di vita dei prodotti sempre più breve.
In questo momento il reale impatto delle crescenti dispute commerciali tra Cina e USA è ancora da valutare. I beni correlati al settore dell’ICT sono in gran parte esclusi dalle importazioni cinesi del valore di 200 miliardi di Dollari che nel mese di maggio sono state oggetto di un aumento dei dazi dal 10% al 25% da parte dell’amministrazione statunitense. Per la maggior parte delle imprese statunitensi coinvolte, l’impatto a breve termine delle restrizioni commerciali su Huawei sembra limitato (Washington ha inserito Huawei nella lista di società con cui le imprese statunitensi non possono fare affari salvo se con l’autorizzazione del governo). Si prevede che, al momento, le principali imprese statunitensi che forniscono semiconduttori, chip e processori a Huawei saranno in grado di dirottare le vendite altrove così da compensare il calo, almeno nel breve termine.
Tuttavia, l'eventuale imposizione di dazi su sostanzialmente tutte le altre importazioni dalla Cina (valutate intorno a 300 miliardi di Dollari) e le misure di ritorsione da parte del governo di Pechino avrebbero indubbiamente un impatto sul settore dell’ICT. In questo clima d’incertezza molte imprese del settore hanno già iniziato a gestire le scorte o ad importare i beni necessari da altri mercati asiatici.
Un’eventuale guerra commerciale su larga scala tra USA e Cina determinerebbe un aumento dei prezzi finali per una serie di prodotti di elettronica di consumo e componenti ICT. Tuttavia, i rivenditori statunitensi del settore dell’ICT potrebbero essere in grado di assorbire parte dei costi e trasferire parzialmente gli aumenti sui consumatori, pur entro certi limiti a causa del contesto di mercato altamente competitivo. Non è quindi possibile escludere una contrazione dei margini di profitto dei rivenditori.
Alcune imprese del settore potrebbero decidere di spostare la produzione dalla Cina ad altri paesi riducendo così il conto finale per il consumatore. Le imprese con catene di fornitura complesse, soprattutto le industrie high-tech, sono in grado di modificare le modalità con cui imputano i costi interni tra le controllate al fine di ridurre le conseguenze provocate dai dazi. Tuttavia, le catene di fornitura del settore potrebbero risentire negativamente della situazione poiché i prodotti assemblati in Cina ed esportati negli USA dipendono in larga misura dall'import di componenti di produzione statunitense (tra cui semiconduttori e software). È quindi possibile un impatto potenzialmente negativo soprattutto dal punto di vista della fornitura di componenti.
Nonostante l’incertezza in materia di dazi, al momento il nostro approccio assicurativo si conferma prudentemente aperto, soprattutto nei confronti dei sotto-settori più favorevoli quali smartphone, prodotti tecnologici per la salute, servizi di streaming e in abbonamento ed altre tecnologie emergenti (in particolare, dispositivi smart o connessi), mentre adottiamo maggiore cautela per quanto riguarda i sotto-settori in difficoltà, tra cui PC e semiconduttori.
Documenti collegati
1015KB PDF