Un rallentamento dell'economia cinese legato alla controversia commerciale sino-americana porterebbe ad una riduzione della domanda di esportazioni di ICT verso la Cina e altre parti dell'Asia.
- Accelerazione delle vendite in vista delle Olimpiadi del 2020
- I pagamenti richiedono in media 90-120 giorni
- Basso numero di casi d’insolvenza
L'industria giapponese dell'ICT è ben consolidata e vanta un'ottima reputazione a livello mondiale in termini di eccellenza e innovazione. Nel complesso, lo scorso anno il Giappone è stato il terzo principale mercato dell’ICT in termini di spesa (220 miliardi di Dollari), dietro a Stati Uniti (1,3 trilioni di Dollari) e Cina (499 miliardi di Dollari). Nel 2019 la spesa totale dovrebbe aumentare del 4% portandosi a 26,1 trilioni di Yen (229,1 miliardi di Dollari). In termini di fatturato, tre compagnie giapponesi (Hitachi, Sony e Panasonic) sono tra le prime 15 imprese del settore dell’ICT a livello mondiale.
Il mercato si manterrà solido grazie al numero crescente di consumatori locali e alla base imprenditoriale sempre più sofisticata. Tuttavia, la crescita è in qualche modo frenata dalla crescente saturazione del mercato domestico, soprattutto per quanto riguarda PC, software tradizionali e soluzioni di servizio.
La crescita della spesa per l’IT dovrebbe registrare un solido andamento nel 2019-2022. Quest’anno le vendite dei servizi IT dovrebbero portarsi a 19,25 trilioni di Yen (150,2 miliardi di Euro) per poi toccare 22,13 trilioni di Yen (172,6 miliardi di Euro) nel 2021, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 4,8%. L’aumento della spesa nel 2019/2020 sarà sostenuto dai Giochi Olimpici di Tokyo del 2020 poiché le imprese stanno preparandosi all’afflusso di visitatori e i media globali si stanno organizzando per seguire l'evento, con un conseguente aumento degli investimenti nel settore dell’ICT da parte delle imprese giapponesi.
Le vendite del segmento dell’hardware dovrebbero toccare 2,62 trilioni di Yen (20,4 miliardi di Euro) nel 2019 e 2,7 trilioni di Yen (21 miliardi di Euro) nel 2022, con un tasso di crescita annuo composto dell’1,2%. Mentre i venditori di PC beneficeranno dell’aumento dei prezzi e dovrebbero registrare un’impennata nel 2020 con la fine del supporto a Windows 7, sulle vendite peserà la contrazione della domanda di stampanti e la cannibalizzazione di infrastrutture in-house legata all’adozione di soluzioni cloud.
Le vendite del segmento del software dovrebbero toccare 4,26 trilioni di Yen (33,2 miliardi di Euro) nel 2019 e 5,18 trilioni di Yen (40,4 miliardi di Euro) nel 2022, con un tasso di crescita annuo composto del 6,7%. L'apprezzamento dello Yen farà aumentare l’accessibilità a soluzioni software più performanti, mentre le imprese stanno sempre più investendo in soluzioni di sicurezza informatica e analisi dei dati.
La recente escalation delle dispute commerciali tra Cina e USA, e soprattutto le restrizioni statunitensi sui fornitori del colosso tecnologico cinese Huawei, avranno ripercussioni negative su alcune imprese giapponesi del settore dell’ICT. Al momento, l’impatto su vendite e redditività sembra essere limitato, mentre le conseguenze a medio/lungo termine sono difficili da prevedere. Un eventuale rallentamento economico della Cina causato dalle controversie commerciali determinerebbe sicuramente un calo della domanda dell’export del Giappone verso la Cina ed altri paesi dell’Asia.
Le imprese giapponesi del settore dell’ICT hanno facile accesso al finanziamento bancario e possono beneficiare di tassi d’interesse bassi. L'attuale Governo sostiene fortemente il finanziamento bancario e incoraggia le banche a concedere prestiti anche alle aziende più deboli. Per questo motivo, le imprese giapponesi mostrano generalmente un tasso d’indebitamento elevato.
I pagamenti nel settore dell’ICT richiedono in media tra i 90 e i 120 giorni. La cultura aziendale giapponese promuove il pagamento immediato e il numero di ritardi è quindi limitato. Il livello d’insolvenze nel settore dell’ICT è basso e dovrebbe mantenersi stabile nel 2019.
Il profilo finanziario dei produttori e fornitori di servizi IT è generalmente ottimo e la maggior parte delle imprese genera forti ricavi e profitti e può contare su bilanci solidi. Benché il mercato dei rivenditori all'ingrosso e al dettaglio sia fortemente competitivo e registri in genere margini di profitto bassi, il numero di richieste di risarcimento si è finora mantenuto limitato. Al momento il nostro approccio assicurativo nei confronti di questo settore si conferma aperto alla luce della crescita stabile, del basso tasso d’insolvenza, della buona esperienza di pagamento e del fatto che il mercato è dominato da grandi multinazionali e da imprese locali ben consolidate. Continuiamo a monitorare con attenzione gli impatti delle attuali dispute commerciali tra Cina e USA e la questione Huawei.
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