Market Monitor Costruzioni Regno Unito 2020

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10 marzo 2020

Le prospettive di costruzione del Regno Unito rimangono eterogenee. Una rinnovata fiducia da parte dei consumatori solleverebbe l'attività del mercato immobiliare e nel settore commerciale.

Regno Unito: Settore Costruzioni, Panoramica

L’attività del settore edile britannico ha registrato una flessione alla fine dello scorso anno in un contesto di crescita economica più debole e d’incertezza politica (proroga delle scadenze per la Brexit ed elezioni anticipate a dicembre). Al momento gli investitori privati hanno adottato un approccio attendista posticipando i nuovi progetti e anche l’avvio di progetti finanziati dal Governo è stato rimandato.

Le prospettive per il 2020 per il settore edile variano a seconda del singolo sottosettore. All’indomani delle elezioni di dicembre, la situazione politica appare stabile e il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea il 31 gennaio con un accordo strutturato. Mentre persistono le incertezze riguardo ai futuri rapporti commerciali con l’UE, il fatto di essere finalmente arrivati alla Brexit dovrebbe confortare gli investitori e, soprattutto, favorire la fiducia dei consumatori. La rinnovata fiducia sul mercato dovrebbe supportare l'attività del settore edile e quindi l’avvio di progetti di edilizia residenziale nei prossimi mesi. Il Regno Unito ha carenza di alloggi e la domanda supera l’offerta. Ne deriva che le attività del sottosettore dell’edilizia residenziale dovrebbero mantenersi ragionevolmente positive nel breve/medio termine.

Nel settore dell'edilizia commerciale, l’area di Londra resta il principale motore di crescita. Il valore dei progetti per la costruzione di nuovi uffici nella capitale britannica è aumentato del 16% nel 2019 e continuerà a crescere nel 2020. Tuttavia, maggiormente incerta è la crescita degli investimenti in altre regioni, dove le industrie locali potrebbero subire delle ripercussioni dovute alle conseguenze della Brexit.

Il segmento dell'edilizia pubblica dovrebbe beneficiare del riavvio dei progetti posticipati in vista delle elezioni di dicembre 2019. Il Governo prevede di investire in importanti progetti infrastrutturali (per esempio la Northern Powerhouse Rail e il Midlands Rail Hub, nuovi ospedali ecc..). La proposta di bilancio che sarà presentata il prossimo mese di marzo dovrebbe fornire maggiori dettagli sui piani di spesa del Governo.

Incertezza riguardo ai futuri investimenti nel settore edile

Nonostante il potenziale di crescita nel breve termine, permangono grandi incertezze. La crescita economica del Regno Unito dovrebbe rallentare all’1% quest’anno e la maggiore chiarezza sui termini della Brexit ha un effetto ancora limitato. Per le imprese, resta l’incertezza riguardo ai futuri accordi commerciali e molti operatori britannici si troveranno a dover prendere delle decisioni d’importanza strategica senza poter disporre di una reale conoscenza riguardo alla disponibilità di manodopera e materiali una volta che sarà terminato il periodo di transizione concordato con l’UE (31 dicembre 2020). Allo stesso tempo, i progetti di edilizia pubblica, tra cui nuovi edifici residenziali e l’importante progetto della linea ad alta velocità HS2, potrebbero subire l’impatto legato ai ritardi nelle consegne e alla pressione sui costi. Tutti questi fattori gettano un’ombra sui futuri investimenti nel settore edile.

Una volta che il Regno Unito sarà uscito dal Mercato Unico, è probabile che si aggraverà anche l'attuale carenza di manodopera specializzata nel settore edile, soprattutto se non si troverà un accordo con l'UE riguardo alla libera circolazione delle persone. Questo potrebbe aumentare la pressione sui salari e le imprese edili potrebbero quindi dover sostenere costi più elevati.

Poiché oltre il 60% dei materiali da costruzione è importato dall'UE, l'eventuale aumento dei dazi o l'imposizione di limiti alle quantità a seguito dell'uscita dall'UE potrebbero determinare un aumento dei costi per le imprese edili britanniche e una carenza di materiali.

Regno Unito: Settore Costruzioni, Pil


Aumento previsto dei casi d’insolvenza tra il 5% e il 7% nel 2020

Il settore edile è caratterizzato da forte concorrenza, soprattutto in fondo alla catena del valore, a causa delle scarse barriere all’entrata. La liquidità continua a rappresentare un problema: l’accesso al finanziamento bancario si conferma difficile poiché gli istituti finanziari vogliono ridurre la loro esposizione nei confronti dell'edilizia e dei settori correlati.

I pagamenti nel settore edile britannico richiedono in media 90 giorni e il livello di ritardi di pagamento resta elevato. Dopo l'aumento registrato nel 2019, il numero di notifiche di mancato pagamento dovrebbe continuare a crescere nel primo semestre di quest'anno.

Le insolvenze nel settore edile hanno toccato un livello elevato nel 2019, con un aumento di oltre il 6% rispetto all'anno precedente, portandosi a circa 3.200 casi. Ancora una volta, i contratti stipulati in passato sono all’origine di un gran numero di fallimenti. In passato, infatti, molte imprese avevano adottato una strategia contabile aggressiva stipulando contratti a rischio che si sono rivelati non redditizi. Gli appaltatori in difficoltà finanziarie continueranno a rappresentare un problema nel 2020, così come i continui ritardi di pagamento, la mancanza di supporto da parte dei fornitori, lo sforamento dei costi contrattuali, l’aumento delle spese ed i pagamenti trattenuti a garanzia. Per questi motivi, si prevede che i casi d’insolvenza nel settore edile registreranno un ulteriore aumento quest’anno nell’ordine del 5%-7% in tutti i sotto-settori. L’aumento potrebbe persino essere superiore in caso di un forte rallentamento della crescita dell'economia e degli investimenti.

Continuiamo a valutare con attenzione la concessione di copertura, analizzando i rischi caso per caso. Oggi più che mai è necessario poter disporre di dati finanziari aggiornati, a cui affianchiamo anche visite, incontri e teleconferenze con gli acquirenti in modo da prendere decisioni basate su informazioni aggiornate. Valutiamo se le imprese hanno preso in considerazione eventuali sforamenti dei costi dei progetti e hanno adottato le necessarie misure di salvaguardia per far fronte a tale evenienza.

Regno Unito: Settore Costruzioni, Swot

Regno Unito: Settore Costruzioni, Sottosettori

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