I fornitori più grandi potrebbero cogliere l'opportunità di acquistare operatori minori in difficoltà per espandere la quota di mercato e il potere contrattuale nei confronti dei costruttori OEM.
- Fino al 2017 il settore automobilistico spagnolo ha beneficiato di un solido andamento della domanda. Tuttavia, da allora la produzione interna di veicoli ha iniziato a registrare una flessione (benché contenuta) e le prospettive di mercato per il 2019 si confermano modeste.
- Nonostante la contrazione dei margini di profitto e le numerose sfide all'orizzonte (aumento dell’incertezza politica ed economica a livello globale, normative ambientali più rigide, cambiamenti nel concetto di mobilità), molti fornitori spagnoli mostrano una buona elasticità dal punto di vista finanziario e sono quindi in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato.
- Anche se le esigenze di finanziamento esterno e il tasso d’indebitamento sono generalmente elevati, le banche sono inclini a concedere prestiti al settore, sia a breve termine (gestione del capitale circolante) sia a lungo termine (ad esempio per finanziare la spesa in conto capitale).
- I pagamenti nel settore automobilistico spagnolo richiedono in media 60 giorni. Le abitudini di pagamento si confermano buone e i casi di ritardo si sono mantenuti a un livello accettabile negli ultimi due anni. Il numero di notifiche di mancato pagamento è basso e non ci aspettiamo un aumento significativo nei prossimi mesi. Il livello d’insolvenza del settore è basso e dovrebbe mantenersi invariato anche nei prossimi 12 mesi.
- Al momento non prevediamo che l'adeguamento del mercato determinerà un peggioramento significativo del rischio di credito nel segmento dei fornitori nei prossimi 2/3 anni. Molte imprese sono competitive e dispongono di filiali all’estero e potranno quindi beneficiare della domanda crescente da parte di alcuni mercati oltremare nei prossimi anni. Prevediamo che la pressione sui prezzi da parte degli OEM sui fornitori spagnoli resterà limitata in modo da non causare interruzioni nella catena di approvvigionamento: lo scenario più probabile è quello di decisioni condivise di adeguamento dei prezzi.
- Tuttavia, molti operatori di 2° livello che devono già confrontarsi con margini limitati e forte indebitamento potrebbero non essere in grado di adattarsi alle sfide future. Pur prevedendo un certo numero di casi d’insolvenza, è possibile che i grandi operatori colgano l’opportunità di acquisire piccole imprese in crisi allo scopo di espandere la loro quota di mercato e il loro potere contrattuale nei confronti dei produttori OEM.
- Il settore automobilistico svolge un ruolo importante per l’economia della Spagna poiché contribuisce al 10% del PIL, occupa il 9% della forza lavoro totale e offre investimenti in regioni remote del paese grazie alla presenza di stabilimenti di assemblaggio/produzione. Per questa ragione, è probabile che il Governo spagnolo deciderà di intervenire in caso di gravi difficoltà nel settore. Al momento il Governo spagnolo è impegnato a stringere accordi con i principali produttori europei e con la Cina per la realizzazione di fabbriche di batterie destinate al settore automobilistico.
- Il nostro approccio assicurativo si conferma generalmente aperto a causa del numero esiguo di richieste di risarcimento, le buone abitudini di pagamento e i punti di forza del settore. Tuttavia, nel segmento dei produttori di 2° livello, adottiamo maggiore cautela nei confronti delle imprese più piccole e finanziariamente deboli (ossia fortemente indebitate o con margini di profitto bassi). I concessionari devono invece confrontarsi con il calo delle vendite e la forte concorrenza.
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