Insolvenze in aumento nei prossimi mesi
![Poland construction credit risk industry trends | Atradius](https://group.atradius.com/image/poland-construction-credit-risk-assessment-chart.png)
![Poland construction output industry trends | Atradius](https://group.atradius.com/image/poland-construction-output-chart.png)
Dopo la contrazione del 3,5% registrata lo scorso anno, la produzione del settore edile polacco dovrebbe stabilizzarsi nel 2021 per poi tornare a crescere di oltre il 7% nel 2022. Fatta eccezione per i progetti di costruzione legati ai settori dello stoccaggio e dei trasporti, l’edilizia commerciale registra una performance negativa dovuta al calo della domanda di uffici. L’ingegneria civile dovrebbe registrare una crescita; tuttavia, le discussioni in corso tra UE e Polonia riguardo allo stato di diritto stanno mettendo a rischio l’erogazione dei fondi Next Generation EU (36 miliardi di Euro). Per contro, le prospettive per l’edilizia residenziale sono più positive poiché la domanda continua a superare l’offerta.
Pur mantenendosi stabili nel 2020 e nella prima metà del 2021, i margini di profitto delle imprese edili dovrebbero registrare una contrazione nei prossimi mesi a causa dell’aumento dei costi dei materiali da costruzione e della manodopera.
I pagamenti nel settore edile polacco richiedono in media 83 giorni. Il comportamento di pagamento è stato piuttosto negativo negli ultimi due anni, con ritardi fino a 30 giorni. Il settore è esposto a ritardi di pagamento a causa delle frequenti controversie relative alla qualità e alla portata dei lavori. Gli eventuali ritardi sono generalmente trasferiti sulle altre imprese lungo la catena del valore.
Nella prima metà di quest’anno il numero di insolvenze nel settore edile ha registrato un forte aumento a causa, soprattutto, di un numero elevato di procedure semplificate di ristrutturazione extra-giudiziale. Nei prossimi sei mesi il numero di fallimenti dovrebbe registrare un ulteriore aumento a causa della scadenza dei piani di incentivazione del governo, al rimborso degli aiuti erogati in risposta alla pandemia e alle difficoltà delle imprese in termini di liquidità dovuto all'aumento dei costi per materiali e manodopera. Particolarmente esposte sono le imprese con un basso livello di diversificazione e attive principalmente nei segmenti delle infrastrutture e degli uffici/alberghi. Il nostro approccio assicurativo si conferma neutro per l’edilizia residenziale, ma piuttosto restrittivo per le imprese attive nell’edilizia non residenziale e nell’ingegneria civile, a seconda della situazione specifica.
Documenti collegati
![Download](/cs/dist/assets/img/basic_sheet.png)
1.06MB PDF