Solo una modesta ripresa nel 2021 e 2022
La crisi economica legata alla pandemia ha ulteriormente indebolito il settore edile messicano, già in crisi nel 2019. Dopo la contrazione del 17,7% registrata nel 2020, la produzione del settore edile messicano dovrebbe mostrare soltanto una modesta ripresa dell’11% nel 2021 e di circa il 3% nel 2022. La domanda per l’edilizia residenziale risente dell’alto tasso di disoccupazione, con un conseguente rinvio di progetti. La ripresa dei segmenti dell'edilizia industriale e commerciale si conferma lenta (dopo la forte contrazione dell’8,5% del PIL del Messico nel 2020), mentre l’ingegneria civile risente del calo degli investimenti pubblici negli ultimi tre anni.
I margini di profitto delle imprese hanno subito un peggioramento negli ultimi 12 mesi a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, tra cui alluminio, cemento, rame, acciaio e materiali isolanti. Tuttavia, le banche hanno continuato a concedere prestiti e dilazioni di pagamento a tassi competitivi poiché il settore dei servizi finanziari si è mantenuto generalmente elastico durante la crisi economica. Le imprese edili messicane richiedono in genere prestiti ponte o prestiti sostitutivi dalle banche.
I pagamenti nel settore edile messicano richiedono in media 60 giorni. Il numero di ritardi di pagamento è stato elevato nel 2019 e 2020. Le richieste di proroga dei pagamenti sono prassi comune nel settore poiché le imprese dipendono dallo stato di avanzamento dei lavori e dal recupero dei crediti dei loro clienti. I pagamenti nel settore sono generalmente lenti, in particolare nel segmento delle infrastrutture pubbliche. Alla luce della modesta ripresa della domanda a breve termine e dell'attuale livello elevato di ritardi di pagamento, valutiamo l'andamento del settore “Cupo” e il nostro approccio assicurativo si conferma piuttosto restrittivo in tutti i sottosettori.
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