Contrazione dei margini di profitto per i rivenditori tradizionali
I lockdown legati alla pandemia e il calo delle vendite nel 2020 e 2021 hanno avuto delle ripercussioni sulla performance e sul rischio di credito di molti rivenditori malesi di beni durevoli di consumo. Tuttavia, con la revoca delle restrizioni e la ripresa dei viaggi oltre confine (in particolare da/verso Singapore), le vendite di beni durevoli di consumo sono tornate a crescere (+14% nel primo trimestre del 2022). Si prevede che i consumi privati vedranno una crescita di oltre il 7% nel 2022 e nel 2023, grazie all’aumento del reddito delle famiglie e del tasso di occupazione. Nei prossimi mesi le vendite di elettrodomestici, arredamento ed elettronica di consumo beneficeranno della ripresa della domanda: le vendite del settore retail dovrebbero infatti crescere di oltre l’8% quest’anno. Tuttavia, l’inflazione crescente rappresenta un rischio al ribasso, poiché potrebbe incidere sul potere d’acquisto delle famiglie malesi.
A causa dei lockdown, molti rivenditori tradizionali hanno registrato una contrazione dei margini di profitto nel 2021. Pur beneficiando dell'attuale ripresa, i rivenditori devono confrontarsi con la concorrenza crescente da parte degli operatori online, che beneficiano dei cambiamenti delle abitudini d’acquisto dei consumatori. Le vendite online sono cresciute del 30% nel 2021. Tra i diversi prodotti, le vendite di abbigliamento hanno rappresentato il 31% dei ricavi delle vendite online, seguite da elettronica e dispositivi di comunicazione (28%), mentre arredamento ed elettrodomestici hanno rappresentato il 13%.
I rivenditori tradizionali devono effettuare investimenti aggiuntivi per realizzare i propri canali di vendita online e rispondere alle mutevoli condizioni di mercato. Allo stesso tempo, il contesto di mercato altamente competitivo rende difficile trasferire gli aumenti dei costi di produzione sui consumatori finali. Per questo motivo, si prevede che i margini di profitto dei rivenditori registreranno un’ulteriore contrazione nei prossimi mesi. Tuttavia, le misure di aiuti fiscali (del valore di 332 miliardi di Ringgit/73 miliardi di Euro) per favorire la ripresa post-pandemia delle imprese, potrebbero contribuire a sostenere anche i rivenditori.
Il tasso di indebitamento delle imprese è generalmente basso nel settore malese dei beni durevoli di consumo e non vi sono restrizioni all’accesso ai finanziamenti bancari. I pagamenti richiedono in media 30-60 giorni e, alla luce dell'attuale ripresa economica, non si prevede un aumento di ritardi o fallimenti nei prossimi dodici mesi. Il nostro approccio assicurativo è aperto o neutro nei confronti delle imprese attive in tutti i principali sottosettori.