Domanda interna e crescita export stimolano le vendite

Barometro sui comportamenti di pagamento

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20 maggio 2019

La domanda interna e la crescita delle esportazioni favoriscono le vendite a crediti B2B, ma le tendenze future dei comportamenti di pagamento B2B influenzano la fiducia delle imprese in India.

L'India anche quest'anno proseguirà nella sua tendenza ad una crescita elevata. Si prevede che l'aumento delle esportazioni nella regione sarà del 6,6%. Si prevede che la crescita del PIL reale raggiungerà ben il 7,2%, per lo più in ragione della ripresa dei consumi privati. Per quanto  questo quadro possa sembrare ottimistico, la recente revisione al ribasso delle previsioni di crescita dell'India  indicano forti venti contrari nel breve termine.

Le vendite a credito B2B sono in aumento, grazie ad un aumento della domanda interna e alla crescita delle esportazioni

In linea con le osservazioni a livello regionale, gli intervistati del sondaggio in India appaiono notevolmente più possibilisti rispetto allo scorso anno a vendere a credito ai loro clienti B2B. I dati del nuovo sondaggio rivelano che c'è stato un aumento di circa il 17% nel volume delle vendite B2B effettuate a condizioni di credito durante l'ultimo anno. Per gli intervistati indiani il 54,7% del valore totale delle vendite B2B sono state negoziate a credito (dal 46.6% dello scorso anno) mentre il 45,3% è stato effettuato senza dilazioni di pagamento (in calo dal 53,4% di un anno fa). Queste cifre suggeriscono che gli intervistati indiani stiano adottando una politica del credito commerciale più aperta per fronteggiare la concorrenza, sia sul mercato interno che estero.

Molto più veloce la fatturazione per la gestione di cassa rispetto ad un anno fa

 

Proportion of total B2B sales made on credit in India

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'aumento delle vendite a credito osservato in India non sembra essere sostenuto da un allungamento dei termini di pagamento da parte degli intervistati. Al contrario, come rivelano i risultati dell'indagine, il pagamento delle fatture è richiesto, in media, 2 giorni prima rispetto ad un anno fa, vale a dire entro una media di 31 giorni dalla data della fattura. Si tratta di un giorno in meno rispetto alla media di 32 giorni che si osserva nella regione. Come osservato in molti dei paesi oggetto dell'indagine nella regione Asia Pacifico, i termini di credito più brevi forniti ai clienti B2B sono indicativi di una più forte percezione del rischio di inadempimento dei pagamenti dei clienti. Questo atteggiamento è ritenuto una conseguenza della percezione di un ambiente commerciale più incerto. Tuttavia, a causa dell'interazione tra termini di credito più stringenti e un più rapido regolamento delle fatture dai clienti B2B, gli intervistati in India sono ora in grado di incassare le fatture scadute in media in 55 giorni, circa due settimane prima dello scorso anno.

Le imprese indiane hanno maggiori probabilità di proteggersi dal rischio di cambio rispetto a quelle di altri paesi dell'Asia-Pacifico

Collegato all'uso marcatamente più ampio del credito commerciale nelle transazioni B2B nazionali ed estere, vi è una forte consapevolezza tra gli intervistati indiani, in un contesto economico difficile, del rischio di inadempienza nei pagamenti derivante dalla negoziazione a credito. Ciò si riflette nel mix equilibrato delle abitudini di gestione del credito che molti intervistati indiani (in media il 35%) hanno dichiarato di utilizzare nelle loro quotidiane azioni commerciali. Queste pratiche vanno dalla valutazione del profilo finanziario del compratore potenziale prima di qualsiasi decisione di credito commerciale, all'offerta di sconti per il pagamento anticipato delle fatture. Vale la pena notare che la copertura dal rischio di cambio (per proteggere l'azienda dall'indebolimento della rupia) e l'utilizzo di software specifici per la gestione del credito, sono fatti molto più spesso in India (31% degli intervistati) rispetto alla regione nel suo complesso (19 %).

Effetto a catena dei ritardi di pagamento più forte in India che in altri paesi dell'Asia Pacifico

 

Payment duration in India

 

 

 

 

In media il 39,0% del valore totale delle fatture B2B emesse dagli intervistati indiani non è stato pagato alla data di scadenza. Questa percentuale è ben al di sopra della media del 29,8% dell'area. Per rimanere finanziariamente flessibili e per alleviare la pressione finanziaria sul business, un numero maggiore di intervistati in India (51%) rispetto all'area Asia-Pacifico (41%) ha dichiarato di aver bisogno di ritardare il pagamento delle fatture ai propri fornitori. Il 49% degli intervistati in India, rispetto al 39% della regione, ha dichiarato di dover stabilizzare il flusso di cassa. Il 47% (contro il 29% a livello regionale) ha dovuto ricercare ulteriori finanziamenti da fonti esterne quali banche o factors. Nonostante il mix bilanciato delle tecniche di gestione del credito utilizzate, la percentuale delle sofferenze cancellate dai bilanci in quanto non recuperabili (2,7%) è in aumento rispetto al 2,5% dello scorso anno e anche più alto della media regionale del 2,1%.

Gli intervistati in India sono i più pessimisti nell'area Asia Pacifico circa l'andamento delle abitudini di pagamento dei clienti nei prossimi 12 mesi

Gli intervistati in India sembrano essere i più pessimisti nella regione sulla tendenza futura delle abitudini di pagamento dei clienti. Il 53% degli intervistati indiani (rispetto al 30% a livello regionale) prevede un deterioramento dei comportamenti di pagamento dei propri clienti B2B nei prossimi mesi. Un miglioramento è atteso dal 27% degli intervistati (rispetto al 22% nella regione Asia Pacifico), mentre il 20% (47% nella regione) non prevede alcuna variazione a breve termine. Alla luce di questa visione pessimistica, il 43% degli intervistati prevede di intraprendere ulteriori azioni per limitare l'impatto del peggior andamento dei pagamenti. Queste azioni comprendono, tra l'altro, la riserva contro i crediti inesigibili (44% degli intervistati), riducendo la dipendenza da un singolo acquirente (42%), un’azione di sollecito più frequente (promemoria di fatture in sospeso) e l’utilizzo l'assicurazione del credito (in entrambi i casi il 24% intervistati).

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