Industry Trends Alimentare Spagna 2022

 

 

Il valore aggiunto del settore spagnolo dei prodotti alimentari e delle bevande dovrebbe crescere di circa il 2% nel 2022 dopo l'aumento dell’1% nel 2021 e la contrazione del 5,6% nel 2020. I dettaglianti avevano registrato una crescita significativa di vendite e margini nel 2020 e nei primi mesi del 2021; tuttavia, la situazione si è riportata alla normalità con l’allentamento delle restrizioni, il che ha favorito l’aumento della concorrenza e la contrazione dei margini di profitto. Il segmento dei servizi di ristorazione ha mostrato una parziale ripresa a partire dal primo semestre del 2021 grazie alla ripresa della domanda dei servizi di ospitalità dopo i periodi di lockdown (i servizi di ospitalità legati al turismo sono uno dei principali clienti del settore spagnolo dei prodotti alimentari e delle bevande). Tuttavia, la ripresa appare fragile a causa dell’attuale diffusione della variante Omicron.

 

 

Le imprese di produzione e trasformazione alimentare in tutti i principali sotto-settori risentono dei prezzi elevati delle materie prime (tra cui mangimi e metalli per l’inscatolamento), dei fertilizzanti e dell’energia. Nel secondo semestre dello scorso anno sono state avviate discussioni per la revisione dei prezzi con grossisti e dettaglianti, ma a causa del potere di mercato dei grandi rivenditori sembra improbabile che l'aumento dei costi di produzione potrà essere trasferito interamente. Si prevede quindi che i margini di profitto delle imprese di produzione e trasformazione alimentare registreranno una contrazione nel corso di quest’anno.

 

Dopo un calo significativo delle vendite nel 2020, il segmento delle bevande ha mostrato una ripresa, pur mantenendosi al di sotto dei livelli pre-pandemia. Il segmento dei prodotti ortofrutticoli è composto principalmente da piccole imprese finanziariamente deboli rispetto ad altri settori e subisce il forte impatto legato all’aumento dei prezzi per i fertilizzanti e l’energia. Tuttavia, la crescita dell'export ha parzialmente compensato l'effetto dell'aumento dei costi di produzione. Nel sotto-settore della carne, l'eccesso di carne suina causato dalle barriere recentemente imposte alle importazioni dalla Cina ha determinato un calo repentino dei livelli di prezzo che, unitamente all’aumento dei costi dell’energia e dei mangimi, ha determinato la contrazione dei margini di profitto dei produttori.

 

I pagamenti nel settore richiedono in media 60 giorni e nel 2021 il livello di ritardi e fallimenti si è mantenuto basso. Tuttavia, la maggiore pressione sui prezzi, la contrazione dei margini di profitto e la graduale scadenza degli incentivi del governo potrebbero tradursi in un aumento dei casi di fallimento e insolvenza nel corso di quest’anno. Particolarmente a rischio saranno le piccole imprese che hanno aumentato il proprio livello di indebitamento durante la pandemia. Tra i diversi sotto-settori, i segmenti della carne e dei servizi di ristorazione mostrano un rischio di credito più elevato.