Industry Trends Settore Costruzioni 2023

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08 febbraio 2023

L'attività edilizia rimane contenuta nel 2023 nei mercati avanzati

 

Contruction Industry Trends 2023

 

Sviluppi nel mercato globale

Le previsioni a breve termine per il settore edile globale sono offuscate da un livello elevato di incertezza. Le prospettive di crescita nel 2023 saranno frenate dal rischio di una recessione economica nei principali mercati causata all’aumento dei prezzi dell’energia e dei tassi di interesse.

 

 

 

 

Global Construction Sector - World Output table

 

 

 

 

L’inasprimento della politica monetaria e il calo del potere d’acquisto delle famiglie peseranno sulla domanda di nuovi edifici. La politica monetaria più restrittiva adottata dalle banche centrali nel 2022 ha fatto salire i tassi di finanziamento e ha conseguentemente ridotto la domanda del settore dell'edilizia. Tuttavia, i forti ritardi accumulati nell'esecuzione dei lavori contribuiranno a mitigare almeno in parte l’impatto sulle attività edilizie nel corso del 2023.

 

Gli investimenti nelle infrastrutture sosterranno la crescita delle attività del settore. I governi in tutto il mondo continuano a promuovere importanti progetti infrastrutturali nell’ottica di dare un impulso al potenziale produttivo delle proprie economie e sostenere la ripresa economica post-Covid. Per questa ragione, il segmento dell’ingegneria civile registrerà la crescita più rapida nel mercato dell'edilizia.

 

Le difficoltà di approvvigionamento dei materiali da costruzione dovrebbero attenuarsi, ma non si esauriranno nel 2023.

 

 

 

 

 

 

 

Global Construction Sector - Subsectors Output table

 

 

 

 

 

 

 

 

Nei mercati avanzati la carenza di manodopera è diventata un serio problema. La rigidità dei mercati del lavoro e la carenza di manodopera specializzata fanno aumentare gli oneri salariali dei costruttori in molti mercati avanzati. In Europa, ciò potrebbe diventare un problema strutturale nel medio termine.

 

I costi di costruzione si porteranno a un livello più elevato. Una correzione dello squilibrio tra offerta e domanda contribuirà ad allentare la pressione che spinge verso l'aumento dei costi. Tuttavia, i costi di costruzione non dovrebbero riportarsi ai livelli pre-Covid.

 

Le opere in favore della sostenibilità continueranno a beneficiare di un solido andamento. La spinta globale verso un futuro a minore intensità di carbonio proseguirà nel 2023 e negli anni a venire, con ulteriori investimenti nella produzione di energia rinnovabile e di altre infrastrutture green.

Edilizia e sostenibilità - sfide e benefici

L’edilizia è uno dei principali utilizzatori di risorse naturali. Dall’utilizzo di energia alle emissioni, il settore ha un impatto enorme sull'ambiente. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), il settore dell'edilizia e delle costruzioni rappresenta ben il 36% dell’utilizzo di energia su scala mondiale e il 40% delle emissioni di CO2 a livello globale. Gli stabilimenti utilizzati nell'edilizia continuano a dipendere fortemente dai combustibili fossili. La produzione e il trasporto dei materiali da costruzione hanno un impatto enorme sulle emissioni di CO2: per esempio, la produzione globale di cemento rappresenta al momento l’8% delle emissioni annuali di CO2, con livelli crescenti a causa dell'attuale processo di urbanizzazione nei diversi paesi del mondo.  

In aggiunta alle preoccupazioni diffuse riguardo ai cambiamenti climatici e alla necessità di ridurre le emissioni, sta aumentando la pressione sulle imprese di costruzione affinché riducano il loro impatto ambientale. Progettazione, materiali e processi di costruzione dovranno essere profondamente rivisti. Le catene di fornitura andranno ripensate e, in questo senso, la comprensione dei materiali richiesti per un approccio basato sul ciclo di vita assumerà un’importanza cruciale.

Le revisioni delle normative edilizie stanno già modificando le limitazioni riguardo ai requisiti minimi che sono oggi richiesti per le attività edilizie. Ciò può rivelarsi una sfida: per esempio, nei Paesi Bassi l’edilizia ha risentito dell’obbligo di riduzione dell’azoto e delle norme più stringenti riguardo alle immissioni di sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS) nel suolo. Questo ha portato a ritardi nei progetti edilizi e al rinvio del rilascio delle licenze di costruzione negli ultimi anni.

Alcuni benefici sono già visibili 

In questo momento l'edilizia pubblica è un elemento trainante verso una maggiore sostenibilità. Per esempio, la National Highways del Regno Unito si è impegnata a ridurre del 50% le emissioni legate alle proprie attività entro il 2030. Come illustrato in questo rapporto, le iniziative statali in favore della sostenibilità nei mercati avanzati contribuiscono a supportare il settore in un contesto tuttora in difficoltà. Vi sono diversi esempi che confermano questa tendenza: in Belgio il segmento dell’ingegneria civile è sostenuto da investimenti pubblici in progetti di energia pulita, mentre negli USA l’Inflation Reduction Act promuove la spesa in favore di attività edilizie di efficientamento energetico e sostenibilità. Il fondo Next Generation dell’UE prevede forti investimenti in progetti che presentano una dimensione di sostenibilità, a vantaggio soprattutto del settore edile italiano e spagnolo. Un fenomeno diffuso è l’aumento della domanda per le attività di ristrutturazione/ammodernamento nell’ottica di migliorare l'efficientamento energetico e conformarsi agli standard ambientali più rigidi. Ad esempio in Belgio, Francia e Italia il segmento delle ristrutturazioni residenziali volte a supportare l’ammodernamento energetico (riscaldamento, condizionamento, isolamento ed energia rinnovabile) beneficia di sussidi e sgravi fiscali.

 

 

 

 

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