La redditività delle imprese chimiche dovrebbe peggiorare nei prossimi 12 mesi, complici la minore domanda da parte della Cina e l’aumento dei prezzi delle materie prime (petrolio e nafta).
- La situazione della domanda di prodotti chimici giapponesi dovrebbe rimanere stabile. Un forte rallentamento della crescita economica cinese potrebbe tuttavia avere gravi ripercussioni sull’andamento delle esportazioni. La domanda interna di prodotti farmaceutici è buona, in quanto il settore beneficia della solida spesa pro capite per i farmaci e dell’invecchiamento demografico nipponico.
- Nel segmento dei prodotti chimici di base, la concorrenza degli operatori provenienti dall’estero è elevata, mentre sul mercato asiatico le case farmaceutiche giapponesi devono far fronte sempre più spesso ai fornitori di farmaci generici. Ciononostante, la maggior parte dei produttori chimici giapponesi si sta concentrando su prodotti di fascia alta, caratterizzati da margini più elevati e una minore concorrenza di mercato.
- I margini di profitto sono generalmente consistenti. Tuttavia, la redditività delle imprese chimiche dovrebbe peggiorare nei prossimi 12 mesi, complici la minore domanda da parte della Cina e l’aumento dei prezzi delle materie prime (petrolio e nafta). Anche le imprese farmaceutiche risentono della crescente pressione sui margini di profitto, dato che il governo giapponese ha recentemente imposto una revisione dei prezzi dei farmaci, riducendo le vendite di prodotti generici.
- L’indebitamento finanziario tra le aziende chimiche/farmaceutiche giapponesi varia, ma generalmente è inferiore al 100%. Soprattutto i produttori necessitano di fondi per i grandi investimenti e la concessione di prestiti bancari solitamente non costituisce un problema. L’attuale governo sostiene ampiamente i prestiti bancari ed esercita pressione sulle banche affinché eroghino prestiti anche alle imprese più deboli in modo da conseguire gli obiettivi di inflazione ed evitare i fallimenti.
- In media, i pagamenti nel settore chimico giapponese richiedono tra i 45 e i 90 giorni, mentre nel settore farmaceutico i termini di pagamenti sono ancora più lunghi. I comportamenti di pagamento sono stati molto buoni negli ultimi due anni e il livello dei ritardi è basso. Nel 2018 e nel primo semestre del 2019, il numero di casi di mancato pagamento e di insolvenze è stato contenuto: una tendenza che dovrebbe rimanere ampiamente invariata nei prossimi 12 mesi. Questo è in qualche modo in controtendenza rispetto all’andamento dei fallimenti aziendali giapponesi, che prevediamo aumenteranno del 2% nel 2019.
- Grazie alla stabilità dei risultati economici e alla buona situazione di rischio di credito, il nostro approccio assicurativo è aperto a tutti i principali sottosettori. Se è vero che la volatilità dei prezzi del petrolio incide fortemente sulla redditività delle imprese chimiche, gli operatori giapponesi hanno generalmente bilanci solidi, il che sta attenuando l’impatto del prezzo dei fattori produttivi.
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Market Monitor Chimico 2019
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