Il segmento francese degli imballaggi in plastica è influenzato negativamente dalla volatilità del prezzo del petrolio, dalla maggiore consapevolezza ambientale e da normative più severe.
- La domanda di prodotti chimici francesi continua a crescere seppure a un ritmo meno sostenuto a partire dal secondo semestre del 2018, imputabile all’indebolimento della domanda da parte delle principali industrie acquirenti (ad es. il settore automobilistico e il comparto delle costruzioni in Europa), alla minore crescita in Cina e alla maggiore incertezza sulle controversie commerciali. L’industria è fortemente orientata all’esportazione e beneficia di una diversificazione dei mercati finali e di investimenti elevati in ricerca e sviluppo. Ciononostante, gli alti costi del lavoro e gli oneri normativi costituiscono dei punti di debolezza a livello concorrenziale.
- La maggior parte delle imprese chimiche francesi mostra margini di profitto elevati, sebbene questi siano peggiorati negli ultimi 12 mesi, complice l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione (in particolare della nafta). Tuttavia, non si prevede un forte aumento dei prezzi di questi ultimi nel 2019 e i prezzi del gas in Europa stanno addirittura diminuendo, quindi i margini dovrebbero stabili nei prossimi sei mesi. Se da un lato, in questo settore altamente capitalizzato, l’indebitamento delle imprese è generalmente elevato, dall’altro, trae vantaggio dalla propensione delle banche a concedere prestiti e da tassi d’interesse attualmente contenuti.
I comportamenti di pagamento sono stati buoni negli ultimi due anni e il livello di ritardi dei pagamenti è basso. L’elevata dipendenza dai fornitori lungo la catena del valore solitamente previene ritardi nei pagamenti da parte degli acquirenti. Nel 2018 e nel primo semestre del 2019, il numero di casi di mancato pagamento e di insolvenze è stato contenuto: una tendenza che dovrebbe rimanere invariata nei prossimi 12 mesi, malgrado l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione e il calo della domanda globale di prodotti chimici. Questo è in qualche modo in controtendenza rispetto all’andamento dei fallimenti aziendali francesi, che prevediamo aumenteranno del 3% nel 2019.
Grazie alla stabilità dei risultati economici e alla buona situazione di rischio di credito, il nostro approccio assicurativo è molto aperto a quasi tutti i principali sottosettori (petrolchimico, chimico di base, farmaceutico).
- Adottiamo un approccio più cauto nel segmento delle materie plastiche (imballaggi): questo sottosettore ha registrato un aumento (seppur modesto) delle notifiche di mancato pagamento negli ultimi 12 mesi ed è influenzato dalla volatilità dei prezzi del petrolio, da una maggiore consapevolezza ambientale e da una regolamentazione più rigorosa (ad esempio, i piani dell’UE per vietare l’uso di plastiche monouso entro il 2021).
- A lungo termine, i risultati del sottosettore chimico di base francese potrebbero risentire del deterioramento della competitività internazionale e del calo degli investimenti.
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