L'aumento dei costi, la riduzione degli ordini, la pressione sui prezzi e i cambiamenti nel tipo di prodotti richiesti potrebbero mettere sotto stress le finanze di molti fornitori minori.
- A partire dal 4° trimestre del 2018 produzione e ordini hanno registrato un sensibile rallentamento e le prospettive restano contenute per i prossimi 12 mesi a causa soprattutto della contrazione della domanda da parte dell’UE e della maggiore incertezza sul mercato (in particolare riguardo alle controversie commerciali e al timore di una “hard Brexit”).
- La stagnazione della domanda, unita all'aumento dei costi per energia e manodopera, ha fatto aumentare la pressione sui margini di profitto delle imprese automobilistiche ceche, in un momento in cui sono necessari maggiori investimenti per adeguare il portafoglio prodotti (transizione verso l’e-mobility) e per aumentare l'automazione (carenza crescente di manodopera).
- Al momento non ci aspettiamo un aumento significativo di ritardi e insolvenze nel settore. Tuttavia, è possibile un lieve incremento dei casi di fallimento (circa il 2%) nei prossimi 12 mesi poiché i piccoli fornitori in fondo alla catena del valore dovranno confrontarsi con crescenti problemi di liquidità a causa della riduzione di fatturato e margini, mentre i costi di finanziamento e della manodopera continuano ad aumentare.
- Prevediamo che nei prossimi 2/3 anni la pressione sui prezzi sarà sempre più trasferita (dall’alto verso il basso) lungo la catena del valore, con un impatto soprattutto sulle imprese di 2° livello. L’aumento dei costi, il calo degli ordini, la pressione sui prezzi e il cambiamento nelle tipologie di prodotti richiesti potrebbero mettere a dura prova la situazione finanziaria di molte piccole imprese. Pur non prevedendo un incremento significativo d’insolvenze nel medio termine, il livello molto basso di fallimenti nel settore automobilistico sembra appartenere al passato.
- Al momento non si prevede un brusco peggioramento del contesto di rischio, ma piuttosto un adattamento graduale al mutamento delle condizioni di mercato, con una crescente focalizzazione sui prodotti ad alto valore aggiunto. Il settore automobilistico ceco ha registrato un solido aumento della capacità produttiva negli ultimi dieci anni, con investimenti significativi e buoni margini di profitto. Molti operatori fanno parte di gruppi internazionali e, benché in crescita, i costi della manodopera sono ancora inferiori rispetto agli altri paesi dell’Europa occidentale.
- Il nostro approccio assicurativo si conferma quindi generalmente neutro; tuttavia, alla luce delle prospettive più incerte, la nostra propensione al rischio si è fatta più restrittiva rispetto allo scorso anno. Qualora la pressione per una transizione verso le vetture elettriche dovesse accelerare e/o in caso d’imposizione di dazi da parte degli USA, il rischio di credito nel settore sarà destinato ad aumentare.
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