Industry Trends Metalli e Acciaio - Italia 2022

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05 settembre 2022

Molte aziende sono finanziariamente resilienti dopo le buone performance del 2021

Italy Metals Credit Risk 2022

Nel 2021 e nel primo trimestre del 2022, la produzione e le vendite di metalli e acciaio hanno registrato una forte crescita. Tuttavia, nel secondo trimestre del 2022 si è registrata un'inversione di tendenza. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha provocato acquisti di emergenza in marzo e aprile, seguiti da un rallentamento in maggio e giugno a causa delle operazioni di riduzione delle scorte. Prevediamo che la domanda del settore automobilistico si manterrà più bassa nei prossimi mesi, ma rimarrà più alta quella del settore metalmeccanico e delle costruzioni.

 

Italy Metals output 2022

 

Grazie all'elevato livello della domanda nel 2021 e nel primo trimestre del 2022, la maggior parte dei produttori di metalli e acciaio ha potuto facilmente trasferire sui propri clienti l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, e aumentare significativamente i propri margini di profitto. Lo stesso vale per i distributori, anche se a un livello inferiore. Molte aziende del settore metallurgico e siderurgico hanno registrato flussi di cassa positivi nel 2021 e all'inizio del 2022, con una conseguente riduzione dei livelli di indebitamento. Tuttavia le attività di riduzione delle scorte in corso e il rallentamento della domanda hanno reso meno rosee le prospettive. I margini delle imprese nei prossimi mesi dovrebbero rimanere stabili, nella migliore delle ipotesi.

I pagamenti nel settore richiedono in media 110 giorni e il comportamento in materia di pagamenti è stato buono negli ultimi due anni. Tuttavia, la liquidità disponibile sarà minore, a causa della combinazione di una domanda più bassa e di prezzi energetici elevati. Le aziende che hanno generato grandi profitti e liquidità nel 2021 dovrebbero essere più solide. Attualmente ci aspettiamo solo un leggero aumento dei ritardi nei pagamenti e dei fallimenti aziendali nei prossimi dodici mesi. Tuttavia, una guerra prolungata in Ucraina e una recessione nell'Eurozona, con una combinazione di riduzione delle forniture di gas e forte deterioramento della domanda, potrebbero innescare una contrazione della produzione di metalli e acciaio di circa l'1,5% nel 2022 e del 5% nel 2023. Ciò comporterebbe un numero di fallimenti delle imprese superiore a quello attualmente previsto.

Data la notevole performance e la crescita degli utili nel 2021, riteniamo che la situazione del rischio di credito del settore sia ancora piuttosto buona. Questo vale soprattutto per il segmento del ferro e dell'acciaio, che ha generato flussi di cassa soddisfacenti. Valutiamo il rischio di credito del segmento dei metalli non ferrosi in modo neutro. La performance dei produttori di alluminio e rame nel 2021 è stata buona in termini di margini, ma spesso si è tradotta in flussi di cassa negativi a causa del maggiore fabbisogno di capitale circolante. Siamo più restrittivi nei confronti delle imprese attive nel segmento delle fonderie, che dipendono fortemente dal settore automobilistico e saranno influenzate negativamente dalla transizione in corso verso la mobilità elettrica.

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