I produttori farmaceutici italiani hanno registrato buoni profitti, ma i margini dei distributori sono ridotti a causa degli alti costi di trasporto e dei crediti insoluti. Industry Trends Farmaceutico Italia 2022 Tempi di pagamento lunghi nel segmento dei grossisti
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L'industria farmaceutica italiana rappresenta circa il 2% della produzione globale, con l´85% della produzione esportata. In generale, i produttori italiani di farmaci registrano margini elevati, ma dalla seconda metà del 2021 stanno subendo un forte aumento dei prezzi dell'energia. I margini di grossisti e distributori sono generalmente ridotti, a causa degli alti costi di trasporto, degli sconti ai clienti e dei crediti insoluti. Inoltre sul mercato italiano è previsto un tetto del 3% di margine per le vendite di farmaci su prescrizione. Le farmacie cercano quindi di compensare questo limite con le vendite di integratori e prodotti cosmetici.
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In Italia, la spesa sanitaria pubblica pro capite ammonta a 280 euro, il 30% in meno della media UE. Mentre la crescita della spesa sanitaria sarà piuttosto modesta nel 2022 e 2023, la domanda a medio e lungo termine sarà guidata dagli sviluppi demografici. L'invecchiamento della popolazione in Italia provocherà un aumento dei trattamenti medici, in particolare per le malattie croniche.
In generale, i produttori farmaceutici sono ben capitalizzati e non altamente finanziati. Al contrario, la capitalizzazione dei grossisti è spesso bassa e accompagnata da un alto indebitamento, da un elevato fabbisogno di capitale circolante e da costanti investimenti in magazzini su tutto il territorio nazionale e nella relativa logistica. In questo segmento, i tempi di pagamento (DSO) e i tampi di inventario in sospeso (DIO) sono piuttosto alti e le imprese richiedono prestiti bancari per compensare la lentezza dei pagamenti dei loro clienti. Aiuta il fatto che le banche siano generalmente disposte a fornire prestiti a tutti i sottosettori, compreso questo segmento. La ragione principale è che il settore farmaceutico sta performando meglio di altri in Italia, con una storia di bassi tassi di insolvenza. Prevediamo che sia le notifiche di mancato pagamento che le insolvenze rimarranno basse nel 2022.
Il nostro approccio assicurativo è molto aperto nei confronti dei produttori di farmaci, grazie al basso livello di indebitamento, ai margini elevati e alla forte performance delle esportazioni. Abbiamo un approccio prudente per i grossisti/distributori, in particolare per le imprese in cooperativa, poiché la loro solvibilità dipende dai pagamenti puntuali dei loro affiliati (farmacie). Lo stesso vale per le farmacie, a causa della forte concorrenza degli ospedali e delle para-farmacie, che mette sotto pressione i loro margini.