Il settore farmaceutico irlandese, fortemente orientato all'esportazione, beneficia della produzione di vaccini in corso e del rimbalzo globale della spesa sanitaria non correlata ai vaccini. Industry Trends Farmaceutico Irlanda 2022 Un importante centro di produzione di farmaci con buone prospettive di crescita
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Il piccolo paese contribuisce per oltre il 5% alla produzione globale di farmaci e il valore aggiunto del settore ha registrato un’ottima crescita del 25% nel 2021. Il settore farmaceutico irlandese è fortemente orientato all’export e ha beneficiato della produzione dei vaccini e della ripresa a livello globale della spesa sanitaria non correlata al Covid.
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La produzione di farmaci è altamente redditizia e l'aumento dei fatturati ha assicurato una crescita dei profitti netti per grossisti e distributori. Tuttavia, farmacie e parafarmacie si sono mostrate in crisi nel 2020 e 2021 a causa della contrazione delle vendite di altri prodotti ad elevata marginalità (cosmetici, profumi ecc..). Sul mercato interno, i ritardi accumulati a causa della pandemia per quanto riguarda le visite mediche e gli interventi differibili non sono ancora stati risolti.
A partire dal 2023 le multinazionali farmaceutiche che sono attive in Irlanda e che generano ricavi superiori a 750 milioni di Euro (840 milioni di Dollari) saranno soggette all'aumento dell'aliquota dell’imposta sulle società (dal 12,5% al 15%). Inoltre, la carenza crescente di manodopera specializzata sta determinando l’inflazione dei salari. Tuttavia, l’Irlanda rappresenta un importante polo farmaceutico e i produttori multinazionali beneficeranno della domanda crescente da parte dei mercati esteri nei prossimi anni.
Il finanziamento delle case farmaceutiche è sostenuto principalmente dagli investimenti esteri diretti effettuati dalle capogruppo. Le banche sono inclini a concedere prestiti alle imprese più piccole e sono anche disponibili finanziamenti con capitali privati. I pagamenti nel settore richiedono in media 60 giorni e il comportamento di pagamento è stato ottimo negli ultimi due anni. Rispetto ad altri comparti industriali irlandesi, il tasso di insolvenza del settore farmaceutico è molto basso.
Alla luce del basso rischio di credito e della solidità finanziaria della maggior parte delle imprese, il nostro approccio assicurativo è molto aperto nei confronti dei produttori farmaceutici. Lo stesso discorso vale per i grossisti/distributori, un segmento in cui le recenti fusioni e acquisizioni hanno ridotto il numero di operatori attivi sul mercato. Tuttavia, adottiamo un approccio restrittivo nei confronti delle farmacie/parafarmacie alla luce del fatto che le vendite non si sono ancora riportate ai livelli pre-pandemia. In questo segmento, la concorrenza è forte e i margini sono molto limitati e non è possibile escludere un aumento dei casi di fallimento nel 2022.