Con la scadenza del sostegno fiscale e con gli alti prezzi dei fattori produttivi da digerire e i minori ricavi che si prospettano, ci aspettiamo un aumento delle insolvenze nel segmento olandese della vendita al dettaglio di prodotti non alimentari. Industry Trends Beni durevoli Paesi Bassi - 2022 Un numero crescente di rivenditori tradizionali dovrà abbandonare il mercato
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Secondo l'Ente Statistico olandese, il fatturato del settore retail non alimentare è cresciuto del 2,5% nel 2021, mentre le vendite online hanno visto un aumento di quasi il 24%. Le vendite di beni durevoli di consumo si sono mantenute stabili lo scorso anno, dopo i solidi tassi di crescita registrati nel 2020, quando hanno beneficiato della forte espansione del mercato immobiliare e dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori, indotti dalla pandemia. Le vendite di arredamento hanno visto una flessione dell’1,1% nel 2021 dopo la crescita del 7,9% nel 2020, mentre il segmento dell'elettronica di consumo e dei grandi elettrodomestici ha registrato un calo del 7,9% (+8,6% nel 2020).
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La crescita delle vendite retail non alimentare dovrebbe registrare un moderato rallentamento quest’anno, poiché l’inflazione dei prezzi per i prodotti alimentari e l’energia sta avendo un impatto sulla fiducia dei consumatori e sulla spesa discrezionale. Inoltre, dopo la revoca dei lockdown, le preferenze dei consumatori si sono rivolte a favore dei servizi (ospitalità e viaggi). Un altro problema per il settore dei beni durevoli di consumo è rappresentato dagli aumenti dei costi di produzione che sono difficili da trasferire in un contesto di mercato altamente competitivo. Si prevede che il valore aggiunto del segmento degli elettrodomestici registrerà una contrazione di circa il 4% quest’anno, mentre la crescita del segmento dell'arredamento dovrebbe rallentare a circa l’1%.
I margini di profitto dei rivenditori hanno visto una flessione nel 2021 e dovrebbero registrare un ulteriore calo nei prossimi mesi. Il segmento retail arredamento dipende fortemente dal mercato immobiliare, che ha mostrato segnali di surriscaldamento. Si prevede inoltre un peggioramento dei margini di profitto dei rivenditori di elettrodomestici e di elettronica di consumo a causa della forte concorrenza.
I pagamenti nel settore richiedono in media 60 giorni nel caso dei grandi rivenditori, mentre le piccole imprese pagano generalmente in 30 giorni. Negli ultimi due anni il comportamento in materia di pagamenti è stato buono e il numero di insolvenze si è mantenuto basso grazie agli incentivi fiscali varati dal governo olandese in risposta alla pandemia. Tuttavia, con la scadenza degli incentivi lo scorso mese di marzo, e alla luce dei costi di produzione più elevati che peseranno sui futuri ricavi, si prevede un aumento dei casi di ritardo e insolvenza per i prossimi dodici mesi. Al momento, si tratta di un aumento difficile da quantificare, considerate le attuali incertezze economiche; tuttavia, l’impatto maggiore dovrebbe coinvolgere i piccoli rivenditori tradizionali, molti dei quali hanno difficoltà ad aumentare gli investimenti necessari per adattarsi a un mercato sempre più orientato verso i canali online.
Nei segmenti dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici la concorrenza degli operatori online è agguerrita e il numero di negozi tradizionali ha già registrato un calo significativo negli ultimi due anni.