Poiché l'economia dipende dalle esportazioni del settore automobilistico verso l'Eurozona, in particolare verso la Germania, è vulnerabile agli sviluppi negativi del settore.
Situazione politica
Aumenta l'incertezza politica
Dopo essere stato primo ministro per dieci degli ultimi 12 anni, nel marzo 2018
Robert Fico ha rassegnato le dimissioni a seguito delle manifestazioni di massa
contro il suo governo. Le proteste sono state scatenate dall’assassinio di un
giornalista che stava indagando su presunti legami tra l’amministrazione e la
criminalità organizzata nonché sul clientelismo all’interno del partito socialdemocratico
al governo Direzione - Socialdemocrazia (Smer-SD). Dopo le dimissioni
di Fico, sembra che l’attuale governo di coalizione (composto dallo Smer-SD,
dal partito nazionalista SNS e dal partito liberalconservatore Most-Híd) sia per il
momento abbastanza stabile da rimanere al potere. Tuttavia, qualsiasi ulteriore
accusa di corruzione o abuso di potere potrebbe portare a una maggiore instabilità
politica e a elezioni anticipate. Le prossime elezioni generali sono previste
per marzo 2020.
Situazione economica
Crescita rallentata a causa di sviluppi esterni
Nel 2019 e nel 2020, la crescita economica dovrebbe rallentare, in particolare a
causa di una diminuzione della domanda esterna nell’area dell’euro (soprattutto
in Germania) e di incombenti rischi al ribasso (derivanti, ad esempio, da Brexit e
protezionismo globale). L’espansione economica dovrebbe comunque rimanere
al di sopra del 2,5% annuo, sostenuta da una robusta domanda interna. Investimenti
esteri di peso (soprattutto nell’industria dell’automobile) hanno aumentato
la produttività.
La crescita dei consumi privati è trainata dall’aumento dei salari e dell’occupazione.
Il tasso di disoccupazione è sceso dal 14% nel 2013 al 6,5% nel 2018 e si
prevedono ulteriori cali nel 2019 e nel 2020. La forte crescita delle retribuzioni
ha provocato l’impennata dell’inflazione, che dovrebbe rimanere al di sopra del
2% nel biennio 2019-2020.
Il settore bancario slovacco è generalmente ben capitalizzato, con una forte
liquidità. Tuttavia, il brusco aumento del debito delle famiglie negli ultimi due
anni costituisce un potenziale rischio al ribasso e dal 2018 la Banca Centrale ha
introdotto regole più severe per i debitori.Le finanze pubbliche sono stabili, forti di un deficit di bilancio mantenuto sotto la soglia del 3% del PIL sin dal 2013. Si prevede che il disavanzo si manterrà intorno all’1,5% del PIL nel 2019 e nel 2020. La posizione economica estera della Slovacchia è solida.
L’elevata dipendenza dal settore automobilistico comporta un potenziale rischio di peggioramento della situazione
Poiché l’economia slovacca dipende fortemente dalle esportazioni industriali
verso l’area dell’euro (in particolare, attinenti al settore automobilistico e verso
la Germania), il paese resta molto vulnerabile agli sviluppi negativi nel comparto
dell’automotive. Le sfide che quest’industria si trova attualmente di fronte (vendite
e profitti in calo, spostamento verso metodi di trasporto più ecocompatibili
rispetto ai motori a combustione e potenziali dazi applicati dagli Stati Uniti alle
importazioni di auto e componenti automobilistiche dall’UE) costituiscono un
enorme rischio. Qualsiasi calo aumenterebbe il rischio di credito delle imprese
slovacche lungo la catena del valore.
Altri problemi sono rappresentati dalla crescente carenza di manodopera e dalla
demografia sfavorevole (diminuzione della popolazione in età lavorativa), che
incidono negativamente sulle prospettive di crescita a medio e lungo termine
della Slovacchia.