Market Monitor Costruzioni Francia 2020

Market Monitor

  • Francia
  • Costruzioni

10 marzo 2020

Nel 2020, si prevede che la produzione di edilizia residenziale si ridurrà dell'1%. Si prevede una diminuzione dei nuovi permessi per l'edilizia abitativa con impatto sulle nuove costruzioni.

Francia: Settore Costruzioni, Panoramica

La crescita del PIL della Francia dovrebbe registrare un ulteriore rallentamento nel 2020 e le prospettive per il settore edile sono piuttosto modeste per quanto riguarda tutti i principali segmenti. L’associazione di settore FFB (Fédération Française du Bâtiment) prevede una crescita della produzione del comparto dell’1,2% nel 2019, dopo l'aumento del 2,3% registrato nel 2018 e del 5% nel 2017. Il modesto incremento è stato sostenuto dall’edilizia non residenziale; per contro, il segmento dell’edilizia residenziale ha registrato una performance deludente (solo +0,8%) e nel 2020 la produzione dovrebbe subire una flessione dell’1%.

Nel 2020 la produzione di edilizia residenziale dovrebbe ridursi dell'1%. Si prevede che i nuovi permessi edilizi diminuiranno di circa l'1,5%, interessando sia gli alloggi unifamiliari che quelli plurifamiliari. Il calo è legato soprattutto ai tagli alla spesa pubblica. Dal 2018 la platea di beneficiari delle esenzioni fiscali si è sensibilmente ridotta (sia per gli acquirenti delle prime case sia per gli investitori) e gli investimenti nell’edilizia sociale sono diminuiti. Le imprese attive nell'edilizia residenziale devono spesso confrontarsi con margini di profitto limitati e questioni legate ai requisiti di capitale circolante.

L’edilizia pubblica e commerciale stanno perdendo slancio

La produzione dell’edilizia non residenziale è cresciuta del 5,1% nel 2019 grazie soprattutto alla solida domanda di edifici industriali e logistici e, in misura minore, di uffici (in particolare nell’area di Parigi). Tuttavia, la crescita della produzione dovrebbe rallentare al 2,8% quest’anno a causa della contrazione della domanda da parte del settore del retail, mentre gli investimenti industriali sono frenati dalla modesta crescita economica.

Dopo due anni dinamici, grazie anche al ciclo elettorale, il segmento dell'edilizia pubblica sta perdendo slancio: gli ordini hanno registrato un calo a partire dallo scorso mese di settembre e la produzione dovrebbe rallentare nel secondo semestre del 2020. Il progetto “Grand Paris” continuerà a sostenere il segmento nei prossimi anni. Tuttavia, le imprese attive in questo sottosettore stanno già confrontandosi con forte concorrenza e margini di profitto limitati. La revoca nel 2020 delle agevolazioni fiscali avrà un effetto negativo sulla situazione finanziaria delle imprese.

La crescita del valore aggiunto del segmento dei materiali da costruzione dovrebbe registrare una flessione dello 0,3% nel 2020, dopo il calo dello 0,4% nel 2019. Il mercato si conferma in stagnazione, con margini di profitto bassi per le imprese.

Le imprese di costruzione devono confrontarsi con l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, oltre che dei costi per la manodopera, poiché la forte concorrenza non consente di trasferire gli aumenti sui clienti finali. I fornitori più grandi continuano a fare pressione sui loro subappaltatori. I margini di profitto si sono mantenuti bassi nel 2019, mentre il finanziamento del portafoglio di ordini ha richiesto una quota significativa di liquidità. La gestione della liquidità resta uno dei problemi principali per molte imprese edili, soprattutto quelle più piccole. Le banche sono piuttosto riluttanti a concedere prestiti al settore. La revoca delle esenzioni fiscali (per i motori diesel non stradali e gli oneri sociali dei lavoratori del settore edile) contribuirà alla contrazione dei margini di profitto nel 2020.

Francia: Settore Costruzioni, Pil

Aumento significativo dei ritardi di pagamento

I pagamenti nel settore edile richiedono in media 65 giorni. Negli ultimi due anni il comportamento di pagamento è stato piuttosto negativo; a partire dalla seconda metà del 2018, il numero di notifiche di mancato pagamento ha registrato un aumento significativo, a dimostrazione delle difficoltà nei segmenti delle opere strutturali e dell'edilizia unifamiliare.

Secondo la Banca di Francia, tra gennaio e novembre del 2019 le insolvenze nel settore edile sono scese del 6,2%: particolarmente penalizzate sono state le imprese con più di dieci dipendenti. Dal punto di vista dei singoli segmenti, l'edilizia unifamiliare ha registrato il peggioramento più significativo, con una crescita delle insolvenze del 19%. L’apparente contraddizione tra l’aumento dei ritardi di pagamento e il calo del numero di fallimenti è spiegata dal fatto che le problematiche/tensioni in termini di flusso di cassa che stanno interessando molte imprese sono solo di natura temporanea e legate ai maggiori requisiti di finanziamento del capitale circolante. Nel 2020 il numero di insolvenze dovrebbe stabilizzarsi o registrare un lieve aumento di circa il 2%.

Alla luce delle modeste previsioni di crescita, il nostro approccio assicurativo si conferma restrittivo nei confronti di tutti i sottosettori, anche se continuiamo a fornire copertura ai nostri clienti laddove ragionevole e prudente.

Prestiamo particolare attenzione alla situazione di cassa e ai prestiti a disposizione degli acquirenti, soprattutto nel caso delle piccole e medie imprese. Prendiamo in esame diversi indicatori finanziari quali livello di attività, margini e capacità di finanziare il fabbisogno di capitale circolante. Costi finanziari elevati sono un segnale di una potenziale pressione sul flusso di cassa. Cerchiamo anche di valutare la capacità delle imprese di gestire progetti più importanti poiché notiamo spesso che le imprese più piccole non sono in grado di far fronte alle difficoltà finanziarie a causa della scarsa competenza nella determinazione dei prezzi e nell'allocazione delle risorse.

Francia: Settore Costruzioni, Swot

Francia: Settore Costruzioni, Sottosettori

 

Documenti collegati

Disclaimer

Ogni pubblicazione disponibile su o dai nostri siti web, come, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, pagine web, report, articoli, pubblicazioni, informazioni e contenuti utili, trading briefs, infografiche, video (in sintesi una "Pubblicazione"), è fornita a solo a scopo informativo e non è da intendersi quale consulenza in tema di investimento, consulenza legale o come raccomandazione relativa a particolari transazioni, investimenti o strategie nei riguardi di a qualsiasi lettore. I lettori devono prendere le proprie decisioni in maniera indipendente, siano esse commerciali o di altro tipo, avuto riguardo alle informazioni quivi fornite. Sebbene abbiamo adottato ogni accorgimento per garantire che le informazioni contenute in questa pubblicazione siano state ottenute da fonti affidabili, Atradius non è responsabile per eventuali errori od omissioni o per i risultati ottenuti dall'uso di queste informazioni. Ogni informazione contenuta in questa pubblicazione è fornita "così com'è", senza alcuna garanzia di completezza, accuratezza, attualità o dei risultati ottenuti od ottenibili dal suo utilizzo, e pertanto senza assunzione di garanzie di alcun tipo, esplicite o implicite. In nessun caso Atradius, le sue società controllate o collegate, i suoi partner, agenti o dipendenti degli stessi, saranno responsabili nei confronti dell'utente o di chiunque altro per qualsiasi decisione presa o azione intrapresa in base alle informazioni contenute in questa pubblicazione o per qualsiasi perdita di opportunità, perdita di profitto, perdita di produzione, perdita di affari o perdite indirette, danni speciali o simili di qualsiasi natura, anche se avvisati della possibilità di tali perdite o danni.