In Spagna, la crescita del valore aggiunto delle costruzioni dovrebbe rallentare nel 2020, in linea con la minore espansione economica. Questa decelerazione dovrebbe continuare nel 2021.
Negli anni passati gli investimenti e il valore aggiunto del settore edile sono cresciuti ad un ritmo più sostenuto rispetto al PIL grazie alla solida crescita economica della Spagna (superiore alla media dell’UE), all’aumento degli investimenti esteri e ai tassi d’interesse bassi. Va detto però che l’attuale ripresa dell’edilizia arriva dopo anni di grave recessione.
Nel 2020 la crescita del valore aggiunto dovrebbe rallentare, in linea con il rallentamento dell'economia, e questa tendenza dovrebbe proseguire anche nel 2021. L’attività del settore edile sta raggiungendo una fase più matura caratterizzata dalla perdita di slancio in termini di concessione di mutui, prezzi di vendita e costruzione di alloggi.
Nel complesso, il mercato dell’edilizia residenziale si conferma debole. I margini di profitto continuano ad essere molto bassi nonostante la modesta ripresa nel 2019 (nel 2018 i margini hanno risentito dell'aumento dei costi per la manodopera). I costi di produzione restano elevati e il livello di concorrenza è forte. Permangono le incertezze nel mercato immobiliare relative ai prezzi di vendita e al rallentamento della domanda.
Il segmento dell'edilizia non residenziale non è altrettanto colpito dagli aumenti dei costi di produzione; tuttavia, i rendimenti più modesti avranno un effetto frenante sugli investimenti effettuati da fondi comuni d’investimento immobiliari e ciò porterà ad un moderato rallentamento della crescita.
Si prevede che il nuovo Governo aumenterà gradualmente la spesa per l'edilizia pubblica e per gli investimenti nell’ingegneria civile. Tuttavia, permane un clima d’incertezza relativo alla stabilità politica e ai problemi di bilancio (saranno necessarie delle misure di riduzione del deficit pubblico).
Nel sottosettore dei materiali da costruzione, i margini di profitto continuano a risentire dell'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime. Inoltre, la lentezza dei pagamenti da parte dei committenti (soprattutto le grandi imprese di costruzione) influisce negativamente sulla gestione del capitale circolante di molte piccole imprese. I mercati internazionali risentono della maggiore incertezza legata alle controversie commerciali e alla Brexit.
In tutti i sottosettori molte imprese edili spagnole sono fortemente indebitate e dipendono dal finanziamento esterno; inoltre, la domanda di finanziamenti continua a crescere a causa dell'aumento dei costi per la manodopera e le materie prime. Le imprese più piccole hanno spesso una capacità limitata di accesso a nuovi finanziamenti.
La durata dei pagamenti nel settore edile è piuttosto lunga (100 giorni). Rispetto ad altri comparti, il livello di ritardi e insolvenze continua ad essere elevato. Il numero di notifiche di mancato pagamento e insolvenze ha registrato un aumento nella seconda metà del 2019, ma dovrebbe mantenersi stabile nel 2020.
Il nostro approccio assicurativo nei confronti dell'edilizia residenziale si conferma restrittivo, mentre adottiamo un approccio neutro per quanto riguarda i segmenti dell'edilizia commerciale, dell’edilizia pubblica e dei materiali da costruzione. Un fattore essenziale per la nostra valutazione continua ad essere la disponibilità di dati finanziari aggiornati da parte degli acquirenti. Inoltre, monitoriamo con attenzione le prospettive di crescita e i potenziali cambiamenti delle attuali condizioni di finanziamento.
![Spagna: Settore Costruzioni](https://atradius.it/image/mm-costruzioni-spagna-2020.jpg)
Documenti collegati
![Download](/cs/dist/assets/img/basic_sheet.png)
1.37MB PDF