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Industry Trends Chimica Francia 2022

La maggior parte delle aziende è in grado di far fronte alle difficili condizioni di mercato
1 Dec 2022
La chimica francese: i produttori di vernici e rivestimenti risentono attualmente degli alti prezzi dell'energia e della minore domanda dei settori automobilistico, aeronautico e delle costruzioni. Industry Trends Chimica Francia 2022 La maggior parte delle aziende è in grado di far fronte alle difficili condizioni di mercato   [Asset Included(Id:1435224920955;Type:AT_Media_C)]   Lo scorso anno la produzione chimica francese è cresciuta di oltre il 5%. Tuttavia, a partire dal secondo trimestre di quest’anno, produzione e vendite hanno iniziato ad essere in crisi a causa della diminuzione della domanda da parte di alcune industrie di riferimento e del forte aumento dei prezzi di produzione legato ai costi elevati di materie prime ed energia. Inoltre, l'aumento dei costi di spedizione sta pesando sulle finanze delle imprese. Tutti questi fattori aggiungono pressione sui margini di profitto e sul flusso di cassa delle imprese chimiche. Il segmento delle vernici e rivestimenti è in crisi a causa dei costi elevati per l'energia e della contrazione della domanda proveniente dai settori dell'automotive, dell'aeronautica e dell’edilizia. Nel segmento agrochimico, il forte aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime ha determinato una riduzione significativa della produzione da parte di alcune imprese. Per contro, il sotto-settore della chimica di base è caratterizzato prevalentemente da imprese più grandi e con una buona integrazione a monte e a valle e dispone di una buona elasticità per fare fronte alla situazione attuale. Molti produttori attivi nel segmento dei saponi e detergenti sono in grado di trasferire gli aumenti dei prezzi delle materie prime sui consumatori.     [Asset Included(Id:1435224920148;Type:AT_Media_C)]   I pagamenti nel settore richiedono in media 60 giorni sul mercato domestico, ma possono richiedere tempi più lunghi sui mercati dell'export. Il comportamento di pagamento del settore è stato buono negli ultimi due anni, con un livello di ritardi storicamente basso. Tuttavia, poiché i costi elevati dell'energia hanno ripercussioni sui margini di profitto e sulla situazione di cassa delle imprese, si prevede un aumento dei ritardi di pagamento nei prossimi 12 mesi (pari a circa il 30%). Per contro, i casi di insolvenza dovrebbero registrare soltanto un lieve aumento di circa l’1%. Molte imprese del settore chimico sono finanziariamente solide e in grado di fare fronte al difficile contesto di mercato. Per questo motivo continuiamo a valutare “discreta” la situazione di rischio di credito del settore chimico francese. Inoltre, il governo francese continua a sostenere le imprese colpite dai prezzi elevati dell'energia: al momento, infatti, il governo sta discutendo una proposta per raddoppiare gli aiuti alle imprese a forte consumo energetico e potrebbe anche agire da garante nei contratti per l'energia. Tuttavia, gli interventi statali porranno anche delle sfide nei prossimi anni poiché il governo francese prevede di adottare un piano di riduzione delle emissioni del settore chimico (-26% nel 2030 rispetto al 2015). Il raggiungimento di questo obiettivo richiederà livelli elevati di spesa in conto capitale. In particolare, il segmento della plastica deve confrontarsi con l’esigenza di una rapida trasformazione a causa delle normative ambientali, per esempio il divieto della plastica monouso imposto dall’UE.